Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
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storia di sardegna. tprevalsero; ed avendo i Cartaginesi abbandonato un campo lungamente conteso, la strage di essi fu tale,che contansi dagli storici dodicimila uccisi e tremila prigionieri ; nel numero dei quali furono i duci stessi cartaginesi. Non cosi fu dei capitani sardi; chè, dove maggiore è lo stimolo del combattere, maggiore ancora si fa la disperazione. Il giovinetto Iosto, quasi per punire se stesso della sconfitta cagionata dalla sua impazienza, avea cercato e incontrato la morte, mescolandosi con tutto l'ardore di sua età nelle file nemiche. Il padre Amsicora, veggendo le cose della patria ridotte all'estremo, e non sapendo sopravvivere al figliuolo, davasi la morte colle sue mani.
Combatteva in questa giornata alla testa di una centuria romana Ennio, padre della poesia latina, il quale continuò dappoi per parecchi anni il suo soggiorno colà, insino a che il vecchio Catone, destinato pretore in Sardegna [a. di R. 554], nel termine del suo magistrato lo condusse seco in Roma.
La memoria di Catone, pretore in Sardegna, può valere a * confortarci dei tempi passati, nei quali non avemmo da riferire che stragi, e dei tempi avvenire nei quali per lungo tempo altro non potremmo noi riferire, che avanie per parte dei Romani, e nuove sommosse per parte degl'isolani.
Quest' uomo, di cui sono note le virtù morali, quantunque corrotte da qualche bruttura (come deggiono essere le virtù fondate solamente sulla probità naturale) non ismenti punto nel suo governo della Sardegna la sua grande fama di uomo giusto, austero e sprezzante d'ogni delicatura. È bella la testimonianza che se ne legge in Plutarco. I precessori di Catone, scriv' egli, costumati erano ad aver padiglioni a spese pubbliche, letti e toghe, di avere una quantità numerosa di servi e di amici, e di recare grande aggravio alle province per dispendio ed apparato di cene. Ma Catone non volle che le città sarde soggette ad esso contribuissero in cosa veruna alle spese di sua vita. Egli non v'andava come gli altri in cocchio, ma a piedi, conducendo seco un solo famigliare, che gli recava una veste ed un vaso pei libamenti nei sacrifizi. E cosi, soggiunge Plutarco, non mai il governo romano fu piacevole ai Sardi, come nella pretura di questo grand'uomo. È giusto, adunque, che se dobbiamo trascorrere con brevi parole tante altre preture, illu-
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