Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
14'
storia di sardegna. tnel fòro un pubblico discorso della maniera sua continente nel maneggio degli affari di quell'isola, e tacciò severamente la condotta in tutto opposta degli altri magistrati colà inviati, i quali, come egli arringava, andavano colà con le anfore ripiene di vino, e le riportavano nella patria gravi d'argento.
Le gare accese in Roma Del ritorno di Gracco si perpetuarono e s'accrebbero nelle guerre civili fra Mario e Siila, e quindi fra Cesare e Pompeo, e in fine fra Ottaviano, Lepido ed Antonio; e parea veramente che i Romani, paghi d'aver portate le loro arme vittoriose da per tutto, non volessero oramai rivolgerle che in ae stessi, e precipitare i destini della repubblica. Le province parteggiavano anch'esse or per l'uno or per l'altro competitore; e la Sardegna ebbe sorti eguali, in sino a che ogni cosa si risolvette nella signoria di Ottaviano Augusto. In tali tempi noi quali la storia sarda non contiene alcun avvenimento degno di speciale ricordo, un riflesso si presenta sopra tutto allo spirito di chi legge quei ragguagli, e si è l'importanza * somma che i più gravi uomini di quella età ponevano nella possessione della Sardegna. Cesare, Pompeo, i figli di lui, Ottaviano, tatti in somma i grandi capitani e magistrati della repubblica, o temevano di perderla, o applaudivansi grandemente di conservarla. Cicerone sopra gli altri, quantunque in molte sue arringhe abbia acerbamente trattato i Sardi, mostravasi sommamente ansioso della parte che quegli isolani dovevano prendere in quelle fazioni. Anzi il popolo stesso romano ebbe a tumultuare qualche volta, perchè nella perdita della Sardegna ve-dea o la perdita o l'i orari mento della sua annona.
Sorprende veramente che Cicerone, il quale come uomo di Stato tenea si alto conto della Sardegna, come oratore abbia le tante volte dileggiato i suoi abitanti. Ma ciò, più che ad altro, deesi attribuire alla condizione delle cause ch'egli fu invitato a difendere: poiché, se in luogo di aver fra le mani la causa d'un iniquo pretore, qual si fu quella di Scauro da lui difeso contro alle numerose accusazioni dei Sardi, avesse egli avuto dai Sardi l'incarioo di accusare Scauro, come avea avuto dai Siciliani quello di accusare Verre, forse che la splendida sua eloquenza avrebbe fatto brillare, quale mezzo oratorio, le buone doti di quei provinciali. Contribuì ancora a mantenere nel cuore di Ci-
Digitized by
| |
Roma Del Gracco Mario Siila Cesare Pompeo Ottaviano Lepido Antonio Romani Sardegna Ottaviano Augusto Sardegna Pompeo Ottaviano Sardi Sardegna Cicerone Stato Sardegna Scauro Sardi Sardi Scauro Siciliani Verre Cesare Cicerone
|