Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      16' storia di sardegna. tquegli isolani, o quale frutto potea aspettarsi da quello fra essi che si sapesse distinguere dal comune? I Romani, i quali allora solamente concedettero in Sardegna il diritto di cittadinanza, quando il pregio n'era già menomato e svanito il giovamento, tutto occupavano nel tempo della repubblica, e gli onori che muovono i maggiori ingegni, e i vantaggi ohe allettano i minori. Essi comandavano agli eserciti, sedeano nei tribunali, arbitri erano di tutto, ed ogni cosa ministravano per se stessi. Unico sfogo all'attività dei provinciali si era l'agricoltura, e questa non tanto era mezzo di accrescere richezze, come di scemar povertà, poiché alle pubbliche gravezze esorbitanti era necessario di riparare con straordinaria diligenza nel buon governo dei poderi. In taltf stato di cose la via che presentavasi più acconcia ad innalzarsi quella era, che a prima giunta parrebbe la più scoraggiante, cioè la schiavitù. Il provinciale strascinato per le vicende della guerra alla metropoli, a lungo andare deponeva egli stesso l'odio antico e gli antichi abiti, o di * rado li trasfondeva nella figliolanza. Lo schiavo nato nella servitù, se per buona sorte veniva destinalo agli offici urbani, ed ammaestrato in quelle liberali discipline che in quei tempi abbandonavansi allo studio degli schiavi, sentiva uno stimolo maggiore a procurarsi la libertà col meritarla, e tentava perciò ogni espediente per cattivarsi la benevolenza dei padroni generosi o profittare della debolezza'dei padroni melensi. Dalle file degli schiavi si videro per tal motivo sorgere, nei tempi della repubblica, e più in quelli dell'impero, uomini tali, che con l'ingegno, o con l'ardire, o con la fortuna salirono al massimo grado di favore. E ciò può bastare perchè la storia sarda allorquando contiene la menzione o la lode d'alcuno di questi non debba giudicarsi né stravagante né dimessa.
      Intanto, prima che si passi oltre a discorrere delle altre vicende sarde, si può trarre qualche utilità dal considerare per sommi capi quale fosse in alcuni rispetti la condizione delle province sottoposte alla signoria romana; e cosi si intenderà anche facilmente, che della perpetua ribellione dei Sardi contro quella dominazione dovea accagionarsi, non l'animo irrequieto e feroce degl'isolani, ma il mal governo dei loro dominatori.
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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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