Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
parte prima. — libro primo.
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con gli accasati, riescivano a vóto. Per l'opposto, appartenendo il giudizio sui legati di Cesare al solo imperatore, men difficile si era l'ottener 'da lui una pronta giustizia contro al reo, od almeno un pronto disinganno degli accusanti; i quali paventavano sopra tutto i giudizi interminabili. Tanto ciò è vero, che essendo state divise le province in due serie, e riserbate le une al governo dell'imperatore, e lasciate le rimanenti all'autorità del senato, si ebbero esempi di province, che mal sopportando la soggezione al senato supplicavano ardentemente di essere poste sotto la mano dei Cesari. Molte belle leggi deggionsi in fatto all' autorità degli imperatori pel buon governo delle province : e ne citerò una per far conoscere con qual perspicacia si giudicasse delle cose politiche. Era vietato ai prèsidi delle province d'imporre gravi ammende, benché ad essi appartenesse il dritto assai più importante di condannare all' ultimo supplizio. Ciò prova che il legislatore avea una perfetta conoscenza del cuore umano, proclive ad abusare delle moderale facoltà, abborrente per sua natura le oppressioni estreme : onde da quello stesso da cui non potea temersi una condanna capitale ingiusta, potea aspettarsi un'ingiusta multa.
A queste buone parli di governo dee riferirsi tutto ciò che può incontrarsi di prospero e di ben avvialo nelle condizioni dell' isola in quel tempo, giacché non può dubitarsi, non fosse la popolazione abbondanlissima e d' assai superiore a tutte le altre età, ove solamente si voglia instituire il computo del numero stragrande d'isolani che caddero vittime o furono tradotti schiavi nei sessanta anni trascorsi fra il trionfo di Manlio Torquato e quello di Sempronio Gracco ; pei quali la proporzione della restante popolazione s'innalza ad un calcolo inferiore di poco al doppio milione.
Fiorente del pari era allora la coltura delle terre, che meritò alla Sardegna, coli'Egitto e coll'Affrica, l'appellazione di nutrice di Roma. Del qual solo cejino, in argomento assai noto, io potrei tenermi pago, se per attinenza di materia il mete amaro di Orazio e di Virgilio e il riso sardonico di Omero non m'invitassero a far conto dell'ingiusto spregio rivolto a quello, e dell' ingiusta applicazione fatta del ridere simulato e traditore ad una nazione quanto altra mai d'indole franca ed aper-
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