Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      parte prjma. — libro secondo. 33
      LIBRO SECONDO.
      SOMMARIO.
      Antichità della predicazione del Vangelo e dell' episcopato In Sardegna.— San Lucifero, sant'Eusebio, illustri vescovi sardi; sant' Ilario, san Simmaco, pontefici sardi. — Vescovi africani esiliati in Sardegna.— Corpo di sant'Agostino da essi colà recato. — Signoria del Vandali e Goti. — Giustiniano ricongiunge l'isola all'Impero. — Debolezza e vessazioni dell impero greco.—Incursioni e dominazione dei Saraceni —Origine dei Giudicati sardi. — Genova e Pisa cacciano i Saraceni dall'isola.—Scudo d'arme della Sardegna. — Notizia dei quattro Giudicati.— Vanità ridevole del giudice Barisoue. — Considerazione sopra il governo dei giudici.
      Un grandissimo avvenimento ebbe luogo nell'impero di Tiberio, cioè la morte del salvatore nostro Gesù Cristo ; ed il mondo intiero ebbe in breve tempo ad accorgersi, che il cielo avea dischiuso i suoi splendori per illuminare l'infelice schiatta degli uomini, ed insegnar loro che la virtù ha uno scopo degno di lei. Ma troppo era grave e sublime questo argomento, perchè, in ciò che appartiene alla Sardegna, io potessi mescolarlo con gli altri racconti della storia dell' isola. Io ne parlerò qui separatamente, e riempirò ad un tempo con queste consolanti memorie quel vóto, che nella storia di molte province romane si trova nei primi secoli dell' Impero : poiché dopo il felice imperio d' Ottaviano la storia di Roma non è più la storia di Sallustio o di Livio, nella quale per la varietà ed importanza delle vicende anche il nome delle province si trova mentovato di frequente nei fasti del popolo dominatore. La storia allora non ebbe per lo più a raccontare che passioni feroci o laide turpitudini : e se talvolta si potè confortare della menzione di qualche virtùv l'influenza benigna di rado senti vasi nelle province lontane; onde quelle fra esse che, come la Sardegna, teatro non furono di alcuna guerra, altro rioordo non lasciarono, che la monotona relazione dei prèsidi o legati, quiete conservata, e tributi pagali. Nè forse fu perciò più miseranda la sorte dei provinciali, poiché, se bene si considerano le inquietudini, i pericoli ed i danni che sono condizione necessaria della gloria, siDigitized by


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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