Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      STORIA DI SARDEGNA. tquali Eusebio somministrava un esemplare compiuto di vita operosa insieme e contempiativa,ritraendosi egli frequentemente a meditare delle cose divine nelle montagne dell' Oropa, dove s'innalzò ad onore del modesto suo oratorio quel magnifico santuario cbe è tanto venerato anche oggidi.
      Novella gloria si rifletteva dappoi verso la Chiesa sarda per l'esaltamento al sommo pontificato del sardo Ilario [a. di Q. 461], destinato dalla provvidenza a riempiere il gran vóto lasciato nella cattedra romana da Leone il grande: e per la nomina quindi avvenuta di un altro Sardo [a. 498], cioè di Simmaco, alla stessa suprema dignità, che per lui non fu così dignità come cimento, tanto furono tristi e conturbati gli anni del suo pontificato. A lui toccò specialmente di porger aiuto e consolazioni a dugento e più vescovi affricani [a. S04], i quali nella persecuzione di Trasamondo re dei Vandali furono relegati in Sardegna. Essi erano guidati da Fulgenzio vescovo di Ruspa, celebre nella storia ecclesiastica; e recarono in Sardegna, con l'esempio della santa loro vita, dalla quale gran benefizio tornò alla disciplina della Chiesa sarda, il corpo di sant'Agostino, che per molti anni fu colà depositato, in fino a che riscattato alcuni secoli dappoi da Luitprando re dei Longobardi fu trasportato in Pavia.
      E così può dirsi che se mancarono nella storia civile antica della Sardegna nomi illustri e degni di storia, non sì tosto il lume della vera fede lampeggiò sugli occhi di quegl'isolani, l'ingegno loro voltossi allo studio delle cose sagre, e diè infino dalle prime età della Chiesa frutti tali, che potrebbero procacciar onoranza a qualunque altra nazione meglio favoreggiata dalla natura o dalla sorte.
      I Vandali in quest'intervallo di tempo, dopo aver già sotto l'impero d'Onorio occupato l'Affrica, non pretermettendo veruna occasione per allargare il loro dominio, eransi innalzati a maggiori speranze dopo la morte di Valentiniano III [a. 455]; e pochi anni dopo tal morte avea avuto incominciamento la stabile signoria di quei barbari in Sardegna. Col mezzo di questa invasione, preceduta da molte minori scorrerie, la Sardegna tornò per la seconda volta sotto la suggezione dell' Affrica. E maggiore fu al certo il desolamento delle nostre contrade nelDigitized by


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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