Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
32'
STORIA DI SARDEGNA. tspecialmente dalle calde preghiere del pontefice Benedetto Vili (stimolato anch'egli a ciò fare dal cardinale Ilario Cao nativo di Sardegna), giunsero finalmente a poter cacciare dalle terre dell'isola quel barbaro pirata, ed a ricacciamelo ancora dopo una seconda e terza sua tornata. Le cronache però che ricordano questo avvenimento sono cosi oscure e discordanti, che si può solamente affermare come cosa certa: essere stata la Sardegna nella prima metà del secolo XI minacciata ed invasa da uno o più capi saraceni del nome di Museto; essere stata l'fsola riscattata dalle loro mani colle forze, ora sole dei Pisani, ora collegate con quelle dei Genovesi; essersi infin dal principio accese le gare fra le due repubbliche, come arsero lungo tempo dappoi nel progresso della signoria; essere rimaso il potere supremo in quei tempi presso al Comune pisano, il quale mentre ne riconosceva l'investitura or dall' Impero, or dalla Sede Pontificia, esercitava la sua podestà nell'isola per mezzo dei giudici; sia che abbia fermato qualche accordo coi giudici nazionali, già in prima stabiliti, come testé si è detto, sia iu-stituendo giudici nuovi scelti fra i suoi patrizi. Del rimanente, non dee parere strano quel complesso di esagerate e contrarie narrazioni: poiché con la conquista della Sardegna i fasti incominciarono di quelle due famose repubbliche italiane; ed i primi gloriosi fatti d'arme d'ogni nazione furono sempre raccontati e creduti con queir istesso entusiasmo con cui furono operati. Donde derivò l'infedeltà delle relazioni per coloro che i primi scrissero le notizie; e la disperazione d'incontrare il vero per coloro che poscia le compilarono.
A compimento di queste memorie, sulla finale cacciata dei Saraceni, mi resta a riferire, come alcuni scrittori abbiano voluto far dipendere dalle fazioni guerresche di quel tempo l'introduzione primiera in Sardegna di quello scudo d' arme che distingue da lungo tempo lo stendale sardo. Essi avvisarono che le quattro teste collocate negli angoli della croce vermiglia segnata nel campo bianco dell' insegna sarda, indicassero i quattro trionfi riportati contro a Museto. Ma quest'opinione è erronea,essendo ora dimostrato che lo scudo sardo altro non è che lo scudo antico aragonese; e che i primi ricordi di quello scudo posteriori sono perciò alla introduzione nell' isola della signoria di Aragona.
Digitized by
| |
Benedetto Vili Ilario Cao Sardegna Sardegna Museto Pisani Genovesi Comune Impero Sede Pontificia Sardegna Saraceni Sardegna Museto Aragona
|