Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

Pagina (39/468)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      PARTE PRjMA. — LIBRO SECONDO.
      33
      stabilità noceva quell'incertezza medesima, che comunicata quasi dall'un grado all'altro della signoria, mentre non permetteva ad alcuna delle due repubbliche di tranquillare sotto 1' ombra della protezione pontificia o cesarea, non permetteva ai regoli sardi di confidarsi quietamente di una labile e mal sicura amistà. La Sardegna in fatto poteasi bene in quei tempi stimare come divisa perpetuamente in due fazioni moventisi sempre l'una incontro dell' altra. E più terribile di ciò che la Storia narra è forse ciò che la Storia tace ; laonde non si può senza dolore considerare la sorte dei popoli, fra quei dubbi e timori e disinganni, che ad ogni momento doveano nascere dalle gare più o meno avventurose di due nazioni rivali, dalle quali si può dire, non essere mai stata l'isola pienamente conquistata, corsa mai sempre.
      In due rispetti non di meno dee affermarsi che la condizione della Sardegna sia stata allora migliore che quella dì molti altri popoli di Europa.
      E primieramente nella legislazione. L'invasione dei barbari la quale avea cancellato altrove la rimembranza delle leggi romane, non fu tale in Sardegna che valesse a partorire uguale effetto. 1 Longobardi non vi fermarono mai il piede. I Goti comparvero e sparirono in brevissimo tempo. I soli Vandali vi durarono più di un mezzo secolo; tuttavia, essendo stati cacciati di là da un sovrano legislatore, cioè da Giustiniano, dovettero ad un tratto dileguarsi, mercè della pubblicazione allora fattasi del codice imperiale, con le altre vestigia della dominazione vandalica anche i ricordi delle loro leggi. I Saraceni non poteano mescolarsi coi Sardi, chè la religione segnava fra gli uni e gli altri una divisione perpetua, e le instituzioni d'ogni maniera di quegl' invasori" si confondevano con la loro religione. Ebbe dunque per tali motivi la Sardegna due venture : l'una di conservare le tradizioni dell'antica sua giurisprudenza, di cui veggonsi perciò le tracce nei codici antichi, e specialmente nel codice della giudicessa di Arborea, Eleonora, di cui si ragionerà in altro luogo : l'altra di vedere trasfuso nelle generazioni che si succedevano il sangue degli antichi suoi coloni e conquistatori, senza il mescolamento di quelle schiatte settentrionali che cambiarono gli uomini e le cose della maggior parteStoria di Sardegna. ^
      Digitized by


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

Pagina (39/468)






Sardegna Storia Storia Sardegna Europa Sardegna Longobardi Goti Vandali Giustiniano Saraceni Sardi Sardegna Arborea Eleonora Sardegna