Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      STORIA DI SARDEGNA. tla giustizia fosse amministrata con mano imparziale a coloro specialmente, pei quali, mancando gli umani rispetti, parla solamente al cuore dei giudici 1' umanità. Egli pertanto scrivea a don Alvaro di Madrigal suo viceré: essergli giunta contezza, che alcuni grandi del regno maltrattavano i loro vassalli, e che questi, ricorrendo all'autorità tutelare del viceré, non incontravano accoglienza ; essere i sovrani, ad imagine di Dio, pro> lettori degli afflitti e degli aggravati, e passare tal obbligo nei rappresentanti del re; essere perciò voler suo, che s'impiegasse ogni maggior sollecitudine nel reprimere quelle vessazioni.
      Egli quindi ordinava fi 564] la principale podestà giudiziaria dell'isola instituendo in Cagliari un magistrato supremo, chiamato, comé nei reami spagnuoli, Reale Udienza ; e promulgando leggi tali nei doveri dell'alta magistratura, che possono anche oggidi esser commendate qual fruito della più profonda politica saviezza.
      Davasi dappoi mano ad un provvedimento, per cui se le cose pubbliche aveano proceduto nel regno di Filippo con miglior regola, procedettero anche in appresso con maggior sicurtà. E si fu il trovar mezzi di circondare l'isola tutta [1587] di torri munite per la guerra, acciò che, resistendosi con più sicura fidanza ai nemici, si proteggesse pure la navigazione e la pescagione, e quella specialmente dei tonni, la quale, conosciuta da parecchi anni in Sicilia, voleadal re introdursi nei mari sardi.
      Neil' accogliere al tempo medesimo le molte supplicazioni dei parlamenti sardi indiritti al bene del commercio ed al rifiorimento degli studi, Filippo riscoteva grandi applausi da quei suoi sudditi ; i quali, non giovatisi della soverchia possanza di Carlo V, non risentitisi della menomata grandezza spagnuola sotto al suo figlio, doveano misurarli, non con la gloria dell'uno o col discredito in cui l'altro cadde, ma col ragguaglio delle civili instituzioni loro dovute. Nel qual rispetto il governo di Filippo II sopravanzò fra i Sardi i regni di tanti altri principi suoi predecessori, i quali ebbero voce di generosi e di eroi.
      Continuatosi il regno delle Spagne da Filippo III [1598], grande fu l'impulso che le cose sarde ricevettero per un miglioramento di sorle. Ma questo impulso, non tanto fu comuni-
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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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