Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
PARTE PRIMA. — LIBRO TERZO.
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cato da chi reggeva i destini dell'isola, come dalla nazione stessa; la quale nei primi anni del novello regno, e nel parlamento celebrato dal viceré Conte d'Elda, chiese e consegui molti .nuovi ed utili ordinamenti, a benefizio specialmente dell'agricoltura e della pubblica distruzione. Fu allora creata in Cagliari la prima Università degli studi, pareggiata nei privilegi a Quelle di Salamanca e di Lerida in Ispagna. Ed indi a poco i Sassaresi, per lodevole emulazione, profittando d'un copioso lascio a tal uopo fatto dal loro concittadino Gaspare Vico, stabilirono anche in quella città uno studio generale. Con tali mezzi, data comodità allo studio delle scienze maggiori, e facendosi a gara nelle due Università per chi porterebbe il vanto del migliore ammaestramento, scaturirono più abbondeyolmente a prò comune le sorgenti del sapere. Uomini gravi e addottrinati nelle nostre scuole salivano ai sommi.seggi della chiesa e della magistratura e faceano anche talvolta fede onorevole della loro dottrina negli altri regni della monarchia o presso a nazioni straniere.
Tuttavia, siccome é nel destino delle cose umane, e specialmente delle scienze e delle lettere, il piegare ogni qualvolta manchi prima della maturità l'alimento di cui confortansi,perciò non dee recar maraviglia il succeduto decadimento di due Studi nudriti colle sole liberalità dei privati o dei corpi civici, e non curati dai sovrani, pei quali il vano titolo di patroni dell'Università non fu mai cagione di speciale vigilanza sulla pubblica instruzione. Mentre adunque languivano quegli studi nel declinare dello stesso secolo in cui erano surti, ebbero l'ultimo crollo per causa di quegli stessi avvenimenti politici pei quali doveano rinascere a luce più bella. Le vicende guerresche, che nel principio del secolo XVIII agitarono la Sardegna, non solamente turbarono la quiete degli studi, ma cacciarono anche dalla loro sede gli studiosi. Non più lezioni ordinate e durevoli. CoDtinuavansi solo presso ai Gesuiti le scuole ad essi commesse. Coloro che optavano applicarsi alla giurisprudenza e alla medicina, si contentavano di esser instruiti negli elementi della scienza con privato magistero; e presane in tal guisa una leggiera tintura, ed addestrati meglio a ripetete alcune sonanti formole con le quali potessero schermirsi nelle contenzioni sil-
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