Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      54' STORIA DI SARDEGNA. tlogistiche che non a giudicare dell'intrinseco valore delle teorie da essi apparate, presentavansi immaturamente agli esami, e conseguivano il vóto onor della laurea. Non è già che mancassero i professori. Anzi non mancavasi in ciascun anno di pubblicarne con le stampe l'elenco, e d'indicare le ore delle lezioni. Ma quella vana pompa dei nomi senza le cose serviva solamente a trarre in inganno gli stranieri ; poiché, sperperata^ come ho detto, l'instruzione nelle case private, i professori non altro ordinario incarico aveano, se non quello di assistere agli esami dei discepoli altrui.
      Prescidendo da queste venture, per le quali si prontamente precipitarono in Sardegna gli studi generali, resta ancora da osservare, che alcune di quelle scuole aveano in se stesse il germe di una originale infezione. La così detta Filosofia era ridotta ad una scuola di vane sofisterie, che indirizzavansi, non a cercare colla ragione il vero, ma ad abusare della ragione per farlo parere ove fosse libito. La Teologia scolastica era contaminata da quelle insulse e sterili contese, per le quali era stata mutata dal celeste suo essere la dottrina tramandata dai Padri e dai concilii generali della Chiesa. Abbandonavasi per quelle frivole disputazioni lo studio del dogma, e la ricerca dei veri fonti delle scienze divine. E facevasi talvolta, fra i viluppi di quell' interminabile ed intricato quistioneggiare, maggiore sciupio d'ingegno, che stato non sarebbe necessario perchè limpida si mostrasse nelle indagini la verità. Con maggior fortuna procedevano le altre scienze ; nelle quali le opere date alla luce da parecchi degli alunni delle antiche nostre scuole di legge e di medicina palesano che non cosi colla cieca obbedienza all' altrui autorità reggevansi quegli studi, come col proprio esame e col raziocinio. Ciò non ostante si può asserire, che per difettoso indirizzamento fin dal principio, o perchè vaneggiando si u9ci poscia fuori della regola, gli studi tutti nel declinare del secolo XVII erano fra noi infelici. Onde, se uomini di qualche valore diedero nelle loro scritture prova di senno e di scienza, ciò deesi meglio agli sforzi e all' ingegno di essi che alla condizione delle scuole. Per le quali necessaria e fausta si dovette stimare la riforma, di cui in altro luogo mi toccherà di ricorrere la consolante istoria.
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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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