Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
PARTE PRIMA. — LIBRO TERZO.
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eoa tanto scrupolo, che per un giorno solo non era permesso loro l'esercitare lo scaduto potere, e privati uomini restar do-veano nel paese da essi governato, infino a quando le fortune del mare permettessero di partirsene. Forse già era troppo limitato quel tempo per un comando di così alta importanza ; nel quale non era dato ai viceré il poter nel primo anno preparare grandi provvedimenti pel secondo, senza che la previdenza della prossima dipartita introducesse nel loro animo quell'indifferenza con cui si guardano le cose delle quali é vietato cogliere il frutto, o quello scoraggiamento con cui si trattano i negozi dei quali è negato il finale indirizzamento. Ad ogni modo, quella sospensione repentina nuovi inconvenienti aggiugneva al dannodella breve durata.Rimediavano, è vero, a tal inconveniente i sovrani con dare speciali incarichi di presidenza del regno; e se mancava la speciale provvidenza, sopperiva la legge generale, la quale trasferiva colla presidenza 1' esercizio dell' impero al governatore ed alla reale udienza. Ma questi uffizi di governatore non sempre erano riempiuti da persone che all' altezza potessero sorgere delle incumbenze viceregie. Conferivansi tali cariche per lo più a vita : talvolta diventavano anche ereditarie, ed il governatore era un fanciullo. Il magistrato poi trovava in se stesso, in quei momenti, l'ostacolo al felice andamento dei pubblici affari ; perchè è proprio dei corpi numerosi il consigliare saggiamente, 1' agire fiaccamente. Quegl' intervalli pertanto, che separavano talvolta anche meglio di un anno la partenza e l' arrivo dei viceré, intervalli erano di amministrazione rimessa ; chè tal è per l'ordinario il carattere degli uomini nel trattar le cose che già sanno dover loro quanto'prima sguizzar di mano : accidia, se probi ; accelerata malvagità, se iniqui.
Se si dovesse determinare il tempo in cui l'amministrazione civile della Sardegna incominciò a procedere più regolarmente, converrebbe lasciare indietro tutti gli anni che passarono prima del regno di Filippo II, nel quale la instituzione del magistrato supremo della regia udienza fe cambiar faccia al governo. Dopo di questa i viceré ebbero un consiglio, gli officiali minori un ritegno, i sudditi incerti dei loro diritti un giudizio appagante, i sudditi gravati una via di ricorso.
Questo stabilimento, se fruttò in ogni altro rispetto, dovette
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Rimediavano Sardegna Filippo II
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