Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      PARTE PRIMA. — LIBRO TERZO.
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      maniere infine provvedettero i sovrani spagnuoli alla difesa dell'isola, coronando cioè di torri tutto il suo littorale, e con un' armatetta di galee, sostentata con gli assegnamenti fattile a tal uopo dagli stamenti del regno.
      Non contenti però i Sardi ài difendere il proprio territorio, militarono sempre lungi-dalla patria loro nei maggiori cimenti della monarchia; e il più delle volte, non per comando avutone, ma per ispeciale dimostrazione di zelo dei magnati dell'isola, correvano le schiere sarde da essi ragunate a fiancheggiare gli eserciti del monarca. Cosi avvenne nella spedizione di Alfonso VI in Napoli; così nelle guerre principali combattute nella penisola spagnuola, e in quelle così famose che quei sovrani ebbero a sostenere nelle Fiandre.
      Non solamente si mostrarono i Sardi sudditi devoti, ogniqualvolta fu d' uopo esporre la loro persona a difesa ed a gloria dei loro sovrani, ma eziandio sempre quando potè giovare alla causa del re il sacrifizio delle loro sostanze. Non intendo io qui toccare di quelle offerte, le quali, benché appellate col nome di donativi, erano destinate ai bisogni dell'amministrazione o della difesa dello Stato sardo. Rammento solo in questo luogo quelle straordinarie largizioni, colle quali aiutavasi il sovrano a sopperire agi' impegni che non aveano rispetto nissuno all' isola. Fra queste si possono annoverare in primo luogo i presenti periodici, che faceansi dalla Sardegna nelle occasioni dei maritaggi o delle incoronazioni dei reali di Aragona e di Castiglia. Ma siccome questi erano meno offerti che dovuti, poiché alla Sardegna erasi estesa la consuetudine degli altri regni aragonesi, perciò mi contento di darne un cenno. Maggior prova di spontanea larghezza si dee trarre da quei sussidi più e più volte accordati dai parlamenti o dalle città del regno, allorquando per la sorte delle guerre, nelle quali trovaronsi sempre involti i sovrani negli altri Stati, necessario rendevasi il venire in loro soccorso con gratuite oblazioni. Nel parlamento intimato dal marchese di Baiona con assistenza del deputato regio don Luigi Blasco, avvisando le Corti le strettezze nelle quali il sovrano trovavasi per la guerra allora sostenuta contro all' Inghilterra, esibirono un donativo grazioso, che dovette gittare il valsente di un milione e dugentomila scudi. Quest'esempio fu


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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