Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

Pagina (77/468)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      I'AUTE PRIMA. — LIBRO TERZO.
      liani nei primi anni del secolo XVIII aveano accolto il novello loro signore, il re Vittorio Amedeo di Savoia. « Il loro noovo » sovrano, die'egli, era esattissimo ed economo; e non faceasi » sotto a lui quel dissipamento delle entrate pubbliche accostu-» mato ai tempi dei Re Cattolici. Facendo egli osservare in ogni » cosa una giusta misura, dispiaceva ai popoli quella maniera, iì quantunque giusta, di amministrazione; perchè il rilassamento » degli uomini fa loro preferire ad un principe sagace ed at-» tento un padrone non curante e neghittoso. Ed è ciò, ch'eglino » chiamano bonlà. Tutti i Re Cattolici aveano ben meritato quel » titolo in Sicilia; dacché la vasta estensione della monarchia » spagnuola non permetteva ad ossi di rivolgere le cure a tutti » gli Stali, ed a quelli specialmente divisi dal mare. L'assem-» bramento di tanti Stali era la causa maggiore della fiacchez-» za; e la negligenza degli inleressi regii avea nome di libera-» lità. Dalla qual cosa procedeva, che i profitti dei sudditi lon-» tani fossero principalmente fondati sulla trascuraggine di chi » comandava. »
      Dopo questo manifesto giudizio, scritto da un uomo cosi autorevole, io aggiungerò solamente, che oltre a quel vizio, cosi bene da lui notalo, di un generale allentamento nella direzione dei pubblici negozi, un altro vizio massimo si diffuse nell'isola nostra nei tempi della signoria spagnuola. 11 quale, ab-benchè nascesse da opposto principio, pure partorì conseguenze non meno sinistre per lo Stato. E questo consiste nell' essersi accresciuto, coi provvedimenti del governo spagnuolo, l'incentivo alle funeste gare municipali; per le quali non solo restarono separati, e talvolta ostili, gli interessi di coloro che la natura avea collocato a qualche distanza l'uno dall'altro, ma si vide l'odio e la rivalità trascorrere poche leghe d'intervallo fra vicine città, e giungere perfino ad invertire quelle norme geografiche che doveano dirigere la ripartizione politica dell' isola. Perciò Cagliari e Sassari contesero sempre aspramente pel primato ecclesiastico; e tal fiata eziandio pel primato politico. Perciò si tentò, benché indarno, di scindere in due por-zióhi lo stamento mililare. Perciò non si volle nessuna comunione di vantaggi fra queste due città; ed il clero istesso, parteggiando coi cittadini, non volle sopportare veruna mescolanza


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

Pagina (77/468)






Vittorio Amedeo Savoia Re Cattolici Re Cattolici Sicilia Stali Stali Stato Cagliari Sassari