Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
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STORIA 01 SARDEGNA. *
po. I molti signori sardi, riparati alia corte di Madrid dopo quel mutamento di governo, incitavano perciò il sovrano a tentare il racquistodella Sardegna [1710]. E questo tentavasi,sebbene infaustamente, perchè il tradimento dei principali comandanti della spedizione fe andare fallito il disegno. Per la qual cosa la varia fortuna della guerra di Successione avrebbe condotto più in lungo il risolvimento delle cose, senza la morte dell'imperatore Giuseppe [1711].
Il groppo allora incominciossi a svolvere, perchè, essendo succeduto all'imperatore lo stesso arciduca Carlo, sembrò agli altri potentati, che non rispondesse al desiderio comune di una condizione librata delle cose politiche in Europa quello straboccamento di possanza in una sola mano. Onde nel fermarsi della pace, per la quale gli Stati europei calavano a scambievoli accordi [1713], salvo li due principali contendenti Filippo e Carlo, il dominio della Sardegna riserbavasi all'imperatore: nel mentre che passando il reame di Sicilia nelle mani del duca di Savoia Vittorio Amedeo II, preparavansi i destini che doveano di li a non molto mutare le condizioni della Sardegna.
Ma era anche nei destini, che a tal mutamento si giugnesse per novelli disastri. Il cardinale Alberoni, non ministro ma monarca vero delle Spagne, per la fidanza illimitata presa da Filippo nella sua opera, erasi levato in tanta alterezza, che era già arrivalo a persuadere a se stesso, potergli sopravvenire, mercé del proprio accorgimento, meglio dì quanto eragli infino ad allora avvenuto per la propria fortuna. Fra le altre imprese stava specialmente in sul cuore a quel ministro il tórre la Sardegna dalla podestà dell'inimico; parendo a Ini che il recuperare quel regno grandemente avrebbe giovato alla sua fama, non solo presso agli Spagnuoli adontati tuttora pel sinistro successo dell'ultima spedizione, ma presso agli stranieri eziandio; poiché veggendo essi rotta in tal guisa quella pace di cui si cominciava a godere, trarrebbero argomento dall' audacia stessa dell'opera per credere che il ministro, il quale avea l'arditezza di rimescolare novamente le cose pubbliche dell'Europa, avesse anche la forza per indirizzarle. E riuscivagli a buon fine il suo intento [1717] ; e il governo spagnuolo, per sì lungo tempo durato e per pochi anni interrotto, ricominciava in Sardegna, seb-
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