Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
' PARTE prima. — libro quarto. 87
aggiunta agli antichi suoi titoli di sovranità. Variamente sonò in Europa la notizia di quell' atto ; e variamente ne portarono giudizio coloro, ai quali caleva di paragonare le aperte cause e le arcane ragioni di una tal rinunzia. E l'argomento in vero era tale, per la grandezza del fatto e per la fama dell'eroe,che dove la felicità delle verificazioni sostenesse l'impegno presone, non mai dovea parer soverchia la difficoltà delle indagini. Tuttavia la legge che a me stesso ho posto di contrassegnare, quanto per me si potrà, i termini della storia sarda e di quella delle altre nazioni con cui noi avemmo ne'passati e presenti tempi comune il dominio, fa si che io deggia circoscrivere la narrazione, e contentarmi di dar cenno della maniera con cui rendeasi noto al nostro viceré quel grande avvenimento. Scriveagli adunque Vittorio Amedeo : conoscer egli oramai che il peso del governo sostenuto da lui meglio di un mezzo secolo erasi renduto superiore alle sue forze, infiacchite già dall'età, dalle fatiche, e dall'applicazione continua alle gravi cure del regno : non poter confidarsi d'impiegare nel-1' avvenire eguale attenzione e sollecitudine : averlo il cielo privilegiato col dargli e serbargli un figliuolo, che accoppiava alle doti le più desiderate ne' regnanti la capacità ed esperienza dei pubblici negozi : essere perciò venuto nel pensiero di cedere a si degno principe, con pubblico atto di rinunzia, il governo intiero di tutti gli Stati : fosse adunque proclamato in Sardegna il nome del novello re Carlo Emmanuele ; si rendessero note a que' popoli le spettabili qualità di un tanto principe ; e si facesse loro concepire la fidanza di poter un di inchinarlo in mezzo ad essi ; la qnal cosa non aveano potuto conseguire nel regno di un monarca provetto, e distratto dalle gravi vicende di quel tempo, benché nel suo animo fosse stata sempre viva la brama di trasferirsi a visitare il novello regno.
In tal maniera avea termine anche fra noi il governo di un principe, che molti avanzarono nella fortuna, pochi aggiunsero nel senno, niuno superò nell'accorgimento. Monarca celebre ne' fasti dell' augusta sua stirpe, cui crebbe le antiche glorie collo splendore di due corone regìe da lui portate. Celebre del pari ne' fasti della Savoia e del Piemonte : poiché sotto di lui le armi di queste generose nazioni si misurarono ono-
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