Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
' PARTE PRIMA. — LIBRO QUARTO. 99
mento di grata meraviglia può fissarsi il pensiero sovra l'adattarsi di un personaggio di sì alto affare a quelle minuterie grammaticali. E dico adattarsi: perchè è noto, che quell'uomo egregio, giovandosi, come fanno tutti gì'indirizzatori di molti affari, delle altrui consulte, rendevale poscia sue con una profonda disamina, e il più delle volte con qualche rettificazione; lo che fanno pochissimi.
Non bastava tuttavia il buon disegno, se non si tenea l'occhio alle mani di coloro che doveano eseguirlo; i quali tratti erano per lo più a diversi pensamenti dall'imperiosa forza dell'abitudine. Mentre adunque incessante era lo stimolo adoperato co'disappassionati, e fulminante il linguaggio del comando có' più incaparbiti, faceasi anche provvisione a stenebrarli de' loro errori col far passare dall' Italia alcuni accreditati professori di umane lettere, che indirizzassero pel buon sentiero maestri e discepoli: E siccome ove non mancava il buon volere, mancava sovente ne'discepoli, per le ristrette loro fortune, il mezzo di fornirsi de'novelli libri ch'erano stati destinati alle scuole, suppliva il re con ben intesa generosità al dispendio di parecchie migliaia d'esemplari di quelle opere; e comandava che venissero gratuitamente distribuite agli studenti più bisognosi. Al tempo stesso che, dovendosi assicurare il progressivo trasporto di tali libri entro l'isola, il ministro ne traeva prò, per far anche passare colà le migliori opere della classica latinità, e le più scelte scritture italiane; acciò che postò contemporaneamente in commercio, invogliassero maggiormente gli studiosi ad attingere in limpide fonti gli esempi del bello e castigato scrivere.
In mezzo a queste utili cure, che rendeano ogni dì più glorioso ed applaudilo in Sardegna il regno di Carlo Emmanuele, dava egli una prova di singolare modestia, poiché avendogli il viceré conte Tana richiesto licenza di far innalzare nella capitale un monumento che rammentasse alla posterità quel fausto tempo, rispondeagli : mancar tuttora nell' isola molte delle opere benefiche, che volgeva nell'animo per vantaggio de'sudditi: esser queste la vera gloria de'regnanti: a fronte delle sollecitudini maggiori del governo, comparir leggiera 1* importanza di quel-l'ornamento. Espressioni'queste che onorano la grandezza d'ani-
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