Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      ' PARTE PRIMA. — LIBRO QUARTO. 105
      di Genova il vascello e la fregata della marina reale. E veleggiava sn queste navi alla volta del regno quella colonia di dotti, di cui non altra era stata per noi più etra e ben arrivata. Accolta perciò nell'approdai» con ogni maniera di riverenza e di favore dal viceré, dall'arcivescovo Delbecchi, dai ministri, dal popolo ; e soprattutto dalla gioventù, che leggeva sulla fronte de' novelli maestri i futuri suoi progressi. Non tardava poscia ad ordinarsi quanto era d'uopo per la solenne apertura dello Studio: ed al giungere del giorno desiderato, al veder assembrati con tutta la pompa degli ornamenti accademici quei rispettali personaggi, a) considerare gli onori renduti loro dal viceré, che presiedeva a quella riunione, ed al sorgere del primario professore delle scienze divine, che con grave e purgata orazione predicava la grandezza del benefizio ; tanto era 1' affollarsi di ogni ordine di persone, ed il senso palese, e direi quasi l'impeto della universal gratitudine, che ben si conosceva come quel giorno segnava per la nazione sarda un' epoca novella, e come il comune entusiasmo trascorreva ad antivedere nel futuro tempo i frutti sicuri di quell'opera insigne.
      Incominciavansi quindi le scuole [1764-65], frequentale non solamente dai giovani sludiosi, e da alcuni stranieri eziandio eccitati dalla fama precorsane, ma da molti ancora degli alunni dell'antica università; i quali, con lodevole disinganno fatti saggi dell' infelice condizione de' passati loro studi, volonterosi davansi per iscolari a migliori maestri. Non perciò cessavano le fatiche, o scemavasi la vigilanza del grand'uomo, che avea si bene indirizzato ogni cosa: tanto più grande, quanto in quella giustamente preveduta manifestazione di generale riconoscenza egli avea rigorosamente vietalo a tutti coloro che doveano ragionare in pubblico delle cose fatte, ogni cenno ed ogni allusione all'opera sua. Tenendo pertanto costantemente insieme la mano all'opera, e l'occhio inteso al possibile ad avvenire, era tutto in procacciare che l'avanzamento dell'instru-zione rispondesse perfettamente all'ottimo principio. Nella qual cosa non ho io bisogno di andar enumerando i continui tratti della diligenza di lui: poiché i lavori del conservare ed accrescere sono già anticipatamente noti a chi ha finora pregiato le


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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