Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      STORIA 01 SARDEGNA. *
      già in sul dar volta la stagione propizia a tali opere ; pure fu tale l'ardenza con cui i popolani, animati dal buon esempio del clero e de' notabili di cìaschedun paese, si diedero a coltivare il terreno de' monti, che la maggior parte de' Comuni dell' isola potè infino da quel primo anno [4767] aumentare la dovizia del proprio deposito. Anzi, dove la legge obbligava i lavoratori alle sole opere della preparazione delle terre, della seminagione o della sarchiatura, in molti luoghi si videro essi trarre volonterosi a segare le biade, a batterle ed a trasportare il ricolto. Onde non andò guari, che tra per l'influenza che moveva dalla quasi giornaliera vigilanza del governo, e per l'effetto di quell'entusiasmo con cui riguardansi sempre dai popoli le buone istituzioni, e quelle particolarmente che non ricercano lungo tempo perchè fruttino, o singolare perspicacia perchè siano inlese; potè l'ordinamento de' nostri monti in breve giro d'anni essere quasi nel suo colmo, e diventare lo strumento sicuro e perenne dell'aumentata coltura delle nostre terre.
      In questo che per noi può essere chiamato fecondo regno di Carlo Emmanuele non avvi di quegli intervalli nei quali il difetto di pubblici provvedimenti è per le nazioni condotte a prospero stato indizio di quiete, e per le altre argomento di difficoltà nelle operazioni o di tepidezza nelle risoluzioni di chi comanda. Possono perciò in ciascun anno essere citate le memorie di alcuni maggiori ordinamenti.
      Neil' ultimo decennio del regno meritano tal ricordanza il regolamento degli interessi del denaio, e delle nuove monete coniate allora pel regno (materia questa ultima assai difficile, nella quale il ministro vedea forse più avanti che gli altri uomini di stato del suo tempo) : il concordato fatto col sommo pontefice per abolire la pluralità delle prebende in mani di un solo beneficiato, e per istabilire nelle parrocchie applicate alle dotazioni d'altri benefizi i vicari perpetui; il qual provvedimento può dirsi di tanta importanza, che per esso ha mutato faccia una gran parte delle chiese sarde: la legge riguardante le solennità testamentarie: la moderazione dell'antica libertà dell'in-stituzione dei fidecommissi: lo stabilimento dei tribunali speciali di commercio chiamati Consolati : la riforma dei consigli delle città, e la creazione di quelli dei Comuni, i quali erano


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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