Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      [<773-1774] parte seconda. — libro primo. 153
      eia del giorno trascorso e senza apprestamenti per L'indomani: governo minuto e cheto, che se può bastare a popoli messi in qualche condizione speciale, non certamente accomodavasi più alla Sardegna, già posta dopo quaranta anni nelle vie di un progresso ragionato e fruttuoso. Brevi tratti segneranno perciò la memoria che deggio ravvivare dell' amministrazione da essi tenuta. Sebbene, secondo l'indole dell' ingegno e dell' animo di ciaschedun viceré, abbia avuto ogni governo un aspetto suo proprio. Per la qual cosa sarà mia cura di ritrarre fedelmente tali aspetti, dando lode ai migliori: giacché inferiori d'assai ai passati, ma-pur ragguardevoli, sono i vantaggi avuti dalla Sardegna nei primi anni del novello regno. E se i ministri furono possenti a sostenere quell'amministrazione stazionaria, non lo furono a sostenerla apertamente; ed era pur d' uopo che al re, amantissimo qual era del bene dei sudditi e della propria gloria, si soddisfacesse tratto tratto con la pubblicazione di qualche utile ordinamento.
      Cadde nei primi giorni del comando del conte della Mar-mora l'eseguimento del Breve pontificio, che sopprimeva nella Cristianità la compagnia dei Gesuiti: soppressione di gran momento per ogni dove, e in Sardegna più cbe in molti altri luoghi, per la grande autorità acquistatavi ab antico dalla Compagnia col mezzo dell'instruzione letteraria e delle spirituali esercitazioni, ed accresciuta d'assai dopo la restaurazione delle due università; poiché Gesuiti erano in gran parte i professori venuti dal Continente a leggervi scienze divine, filosofia e lettere. Lo scioglimento adunque di quell'ordine famoso si operò in Sardegna con generale dispiacenza.
      [1774], Ponea anche cura il novello viceré nel governo dei monti frumentari, ricca e fruttuosa eredità del passalo regno; e ciò facea, com'egli stesso spiegavasi, perchè ne restasse smentita la voce datasi che non volea più badarsi a quella insti-tuzione. Il qual sospetto, quantunque esagerante, mostra già che al comun senso popolare era palesato il mistero politico del tempo.
      Era già fin d'allora mezzo a chiarirsene il rilassamento di alcune delle discipline strettamente osservate nel passato. Cosi ritornava ad uso l'avventurosa permissione delle coadiutoreDigitizedby GOOgk


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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