Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
[4778-1779] parte seconda.— libro primo. 127
del Varo. Egli applicavasi tosto attivamente agli affari del suo governo, nel quale gli toccava dal principio di prender parte nel riordinamento del collegio cagliaritano detto dei nobili, governato allora con molto amore dal professore Padre Cossu; ' e di inaugurare [1778] il novello seminario dei chierici nella capitale, il cui grandioso edificio era stato poco prima condotto a compimento dall'arcivescovo Delbecchi, dove alla presenza dello stesso viceré e del capitolo della chiesa primaziale traspor-tavansi la prima volta gli alunni con lieta e grave pompa.
Abile il Lascaris per dottrina e per esperienza di affari ad internarsi in quistioni di varia natura, egli anelava ancora a migliorare lo studio delle scienze salutari, travagliandosi perchè le lezioni mediche e chirurgiche si confondessero in una sola scuola; ma travagliavasi indarno con quel torpore ministeriale.
Penetrando qualche volta con occhio perspicace nelle cose di maggior levatura, egli indicava quella piaga non mai saldata degl'impieghi mal distribuiti agli stranieri;ed esaltava le virtù naturali degl'isolani; e scusava l'abituale loro risentimento dell'essere posposti; e suggeriva, mezzo acconcio a correggere i mali umori, la chiamata di Sardi in terraferma ad esercitarvi cariche onorevoli: prometteva, ne avrebbero vantaggio amendue le nazioni.
Postochè non potea divellersi la facilità sopranotata dell'annobilire, volea almeno si voltasse quella facilità a comun profitto, destinandone rigorosamente gli emolumenti ad opere materiali di pubblico servizio, e particolarmente alla restaurazione dei ponti.
[4779]. Otteneva dappoiché la copiosa libreria dei Gesuiti in Cagliari andasse ad accrescere la pubblica biblioteca dell' università ; cbe i vescovi esortassero con lettera pastorale i loro diocesani alla moltiplicazione ed all' innesto degli alberi da frutta. Ed il re onorava in ispecial modo l'arcivescovo di Cagliari, annunziandogli d'aver egli stesso preso lettura per intiero della sua lettera sopra quell'argomento. Propagandosi quindi l'amore a tali studi, il censore diocesano di Ales dot' tore Porquèddu facea a sue spese stampare un' apposita instru-
* Nominato poi net 1785 a vescovo di Bosa.
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