Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      1 40 storia di sardegna. [1789-1780]fìdenza aperta in quest'anno rischioso.1 Solea l'amministrazione civica ordinare le cose appartenenti all'annona, ed aveale dirette anche nel principio di quest'anno senza che i timori universali si rivolgessero a querela. Il governatore, non pago a porvi occhio, volle anche mettervi la mano, ed una delle chiavi dei depositi pubblici di frumento fu da lui domandata. Da quel punto tale introdusse egli una ritenutezza nella vendita del frumento, che si giunse perfino a tenerla sospesa per parecchi giorni, infino a quando pel crescente e quasi disperato bisogno non più sembrasse insopportabile l'aumento allora prodotto nel prezzo della derrata. Questa tenacità che non potea più riferirsi a prudenza, parve computo di ascoso interesse. Quindi risentimenti e indegnazione e schiamazzi al vedere in giro quelle facce livide dei popolani che nntricavansi d'erba selvaggia,e quella folla di affamati che romoreggiava nelle piazze e negli altri luoghi dove distribuivasi la grascia. Ciò almeno era inteso: vedi ora insania da non credersi.
      Le ville vicine voleano provvedere il mercato, ma n'ebbero formale divieto dal governatore. Faceansi al consiglio civico partiti non isvantaggiosi d'incetta nell' estero da persone esercitate in quel traffico: il consiglio che favoreggiavate n'ebbe le male parole, e l'incetta fu commessa dal governatore a un libraio Piattoli suo confidente, uomo straniero affatto di quei negozi, e commessa con condizioni più gravi delle ricusate. Il libraio diventato frumentiere spedi da Livorno in sul finire di marzo con nave di picciol carico una meschina provvigione: ed ebbene vera ovazione, perchè quelle poche carrate faceansi introdurre nella città ad ora solenne di giorno festivo, mentre le campane sonavano adoppio, precedute da banditori che trombettavano a festa; e i buoi procedeano inghirlandati ad accrescimento di pompa; e distribuivasi un poetico applauso di quella povera incetta, scritto a richiesta del governatore. Era un beffeggiamento. Ma fu peggio; dacché si conobbe che il frumento del libraio era inaccettabile per vizio della derrata. Il Consiglio dovette allora per necessità inalberarsi col governatore, facendo
      * I particolari di questo tumulto sassarese sono tolti dagli atti del processo che si compilò da alcuni delegati vicercgii, colà inviati per chiarire la condotta del governatore.


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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