Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
[1790]PAUTE SECONDA. — LIBRO PRIMO.
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nn'accademia agraria. Questo però, quantunque vivamente inculcato da lui e raccomandato caldamente dal viceré, andò a vóto per lo poco zelo delle persone chiamate a recar ad eseguimento quel disegno; le quali sopra alle difficoltà ordinarie del dispendio, già in gran parte spianate con l'assegnamento fatto dal re di lire cinquemila a benefizio di quel corpo, impacciarono anche la cosa con progetti di grettezza municipale, vera _ pestilenza del cielo sardo.
Intanto il viceré otteneva l'assegnamento di un fondo determinato, onde si stabilissero nell'ospedale di Cagliari durevoli discipline per inocchiarvi il vaiuolo; e promoveva la formazione di commode strade nella vicinanza delle due città principali ; e vegliava soprattutto perchè 1' assemblea nazionale convocata nella Corsica non s' accendesse ad alcun tentativo che turbasse la quiete degli abitanti delle coste settentrionali della Sardegna. Pago pertanto dell'essersi studiato in varie maniere di rispondere alla sua missione, egli ricevea la notizia dello scambio datogli con la nomina a nuovo viceré del commendatore Balbiano con sentimenti nei quali era improntata la nobiltà e franchezza dell'animo suo, e che lo mostrano penetrato e dolente anche nel termine del suo governo di quei difetti della giustizia criminale, i quali, o fossero vizio delle persone da lui nominate sempre disdegnosamenle, o imperfezione di leggi, erano lo scoglio nel quale andavano a rompere le curo che egli impiegava in altri oggetti con quella strettamente collegati.1
Fu anzi destino di lui, che quando sole poche ore mancavano al termine del suo comando, perchè il successore suo era già sopraggiunto, dovesse tenzonare di nuovo con quella
' m La nomination de mon successeur (scrivea egli al Graneri) me cause-n rait un plaisir sans melange, si je laissais à la Sardaigne le souvenir de mon
- xèle pour le servicc de S. M. et de l'interét qu'elle m'a inspiro dans les dif-» fércntes p'arties de mon regime. Mais malheuremement mes soins, suivis des
- iutentions les plus pures, ne me donneroot la satisfaclion que de la quilter m sans remords.... Mon xèle est sans bornes, mais il n'aboutit à rien. C'est l'aveu h que ma conscience fait a V. E.... J'offre de la troupe pour arréter les mal-
- faiteurs , pour en imposer aux factions turbulentes , pour faire respecter l'au-•» foriti, on ne l'accepte pas ; on se borne à des proce'dures qui sont le plus » souvent mal faites, et fìnissent par ette oublie'cs. •»
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