Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
[1792-1780] PARTE SECONDA. — LIBRO PRIMO. 129
Che se il Graneri avesse posto ugual senno nella nomina del novello segretario di Stato, il quale dovea dare lo scambio al Borgese, forse le sorti della Sardegna agitavansi diversamente. Il viceré aveagli ben fatto avvertire eh'era qnesta,e non altra migliore,l'occasione in cui con la destinazione di un regnicolo a quel posto di confidenza poteasi contentare il pubblico desiderio. Era egli ritornato a tal uopo in sull'argomento antico dell'umiliazione, alla quale erano ridotti i nazionali per la loro esclusione dalle cariche di maggior portata. Era giunto perfino questa volta a chiamarli avviliti ed oppressi ; o perchè cosi egli ne giudicasse, o perchè, a fare che le cose umane non possano dirsi impensate, non mancano quasi mai negli avvenimenti i più tristi, da un canto 1 profetanti, e dall'altro gl'increduli. Pure il ministro non gli abbadò. Anzi non pose mente a render almeno il novello segretario rispettalo, se non amato. Era egli in privata dimestichezza con la famiglia di Vincenzo Valsecchi, uomo di quelli che diconsi d'ingegno, perchè capaci in un attimo e con una sola impennata di stemperare sulla carta l'argomento loro imposto. Egli sapea usare, come richiedeva il bisogno, ora stile inzuccherato, ora frasi sonanti o gioconde od epigrammatiche. Mancavagli quello che più monta, l'acume dell'intelligenza e la sicuranza del giudizio. Né l'esperienza avea in lui migliorato alcuna virtù naturale, per quanto appartiene al maneggio delle cose di stato: giacché novizzo avea studiato in un chiostro, e adulto avea comandato in un collegio, e in un collegio straniero ; talché non solamente mancavagli la conoscenza delle cose sarde, ma quell'ancora delle discipline del Piemonte, donde erasi allontanato fin da giovinetto. Sopra ciò boriosetto, leggiere, anelante a rappresentare il ministro meglio di ciò che il viceré rappresentasse il sovrano, e già apprestato a grandeggiare oltre alla misura del passato, mercè dell'importanza che in lui riflettessi dal gabinetto ministeriale. Quest'uomo - fa scelto dal Graneri a segretario di Stato nella Sardegna.
Pare veramente che l'intento del ministro, mal pago della pochezza del viceré, fosse di dargli, più che un aiuto, una direzione, e in luogo di un segretario un sopravveghiante; e ch'egli abbia così commesso il doppio errore di sublimare a maggior possanza un officio già uscito fuori dei suoi termini legali eStoria di Sardegna. 13
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