Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      [1794] PARTE SECONDA. — LIBRO SECONDO.
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      glio. — Sopraggiunge In quelle acque il rimanente della divisione navale con le truppe da sbarco. — Preparativi di difesa nel lido di Gliuc e nella pianura di Quarto. — Comanda in Gliuc Pitzolo.—-Si muovono alcune navi verso il golfo di Quarto. — Sbarcansi coli le soldatesche francesi, e si trincerano. — Titubazioni del comandante Saint-Amour: non si seconda lo zelo di alcuni valorosi nazionali.— Attacco della torre di Calamosca e jei forte di Sant'Elia: resistenza animosa dei Sardi.—Cannoneggiamento e bombardamento terribile contro alla capitale. — Le truppe discese in Quarto, tentino avvicinarsi a Cagliari.—La colonna diretta a Quarto ritrocede per l'ardimento di un comandante miliziano. — Quella avviatasi al colle di Sant'Elia si volge in fuga all'incontrarsi con le milizie del Pitzolo: nel disordinamento della fuga i Francesi uccidono 1 Francesi. — Nuovi attacchi contro alla torre di Calamosca e contro alla cittì. — Vascello il Leopardo incagliato nella spiaggia di Cagliari. — Si perde per cagioni non iscusabili quella ricca preda. —Si permette anzi ai Francesi di trarne quanto voieano, e d'incendiarlo: malcontento universale. — Tempesta orrenda : le navi francesi sono sbattute e malconce bricche prede nel golfo di Quarto. — I Francesi vi si rimbarcano: il naviglio si diparte dalla rada di Cagliari.—Nuovi attacchi nel golfo di Palmas.— Proclama rivoluzionario lasciato colà. — Flottiglia spedita contro all' isola della Maddalena.—Bonaparte vi comandava 1' artiglieria. — I Francesi occupano l'isoletta di Santo Stefano. — Bonaparte gitta molte bombe nell' isola. — I Sardi bersagliando da ogni parte le navi e le soldatesche, le costringono ad abbandonare l'impresa. —La flotta spagnola costringe i Francesi a sgombrare dalla penisola di Sant' Antioco, e dall' isoletta di San Pietro. — Condizioni della resa —Ragionamento sopra gli errori e le avventataggini dei Francesi in tutta questa Invasione.
      [4792]. Le truppe francesi aveano nel 27 settembre del 4792 penetrato nella Savoia condotte dal generale Montesquiou, ed occupato prestamente Ciamberì e una gran parte della Ducea. Al tempo stesso il generale Anselmo, aiutato dal contrammiraglio Truguet, erasi impadronito della parte bassa della contea di Nizza, arrestandosi solamente in faccia al castello di Saor-gio, antemurale fortissimo nel colle di Tenda ; ed il Truguet accostandosi dappoi con la sua armata al lido di Oneglia, avea incendiato miseramente e posto a sacco ed a sangue questa infelice città, onde punirla dell'uccisione di alcuni dei messaggeri eh' erano stati da lui inviati sopra nn palischermo a trattarne la resa. Queste desolanti nuove, sollecitamente inviate dal ministro al viceré, giungevano in Cagliari nell'undici di ottobre; e giungevano con esse gl'inviti i più pressanti onde provvedere con ogni mezzo gagliardo e pronto alla difesa della Sardegna, che parea già minacciata d'invasione.
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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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