Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      [1794] PARTE SECONDA. — LIBRO SECONDO. 449
      Mentre mutavasi il teatro principale della guerra, i cinquemila miliziani che campeggiavano nel Sulcis non si ristettero dal vigilare sopra quel resto di nemici che aveano vicini, e dall' inquietarli.il Camurati, assistito da Antonio Airaldo nno dei comandanti miliziani, e da pochi altri prodi, avea già esplorato sino al secondo ponte l'istmo di Sant' Antioco. Egli eresse dappoi nel golfo di Portopaglia una batteria rasente con quattro pezzi di artiglieria, e preservò in tal guisa quel litto-rale e quella tonnara, dove alcune grosse lance cariche di soldatesche aveano accertato di volere approdare. Cosi le forze da. lui aggiunte nella torre del prossimo golfo di Portoscuro, guidate dal cavalier Pietro Angioi, rendettero vano il tentativo che la fregata custode di quei mari fece nel 24 gennaio in quel luogo, sede anche esso di ricca tonnara. Gli schioppetti sardi abbatterono di primo tratto tatti i Francesi lanciatisi nel IMO: e dopo alcane ore d'inutile cannoneggiamento che ammorzavasi tutto in quei monacelli di rena, parapetto delle milizie sarde, la moschetteria loro sempre micidiale costringeva gli assalitori a volger largo: e il Camurati, già avvisato dell'assalimento, giungeva colà dopo allontanatine i nimici. Cosi le ronde scrupolosamente fatte in ciascheduna notte lunghesso le spiagge e fino alle guardie avanzate francesi, ronde alle quali assoggettavasi il comandante stesso nel ricorrere del suo torno, faceano si che in tatto il tempo corso fra questi aitimi fatti e la partenza della flotta dalla rada di Cagliari nissun' altra fazione improvvisa di qualche momento abbia potuto riuscire al nemico in tutta la distesa di quei lidi.
      Lo Stamento militare, il quale con uno zelo singolare aveaTruguèt, può giovare il notare qui il giudizio che Napoleone avea fatto di lui. « L'imperatore, scrive Las Casas {Mémorial de Sainte- Hèlene, tomo III) * «rimpiangeva molto la perdita di La Touche Treville. Egli pensava che h questo ammiraglio avrebbe potuto imprimere un altro movimento agli af-» fari. Inquanto poi a Truguet, l'imperatore tenealo per assai poco capace, » ma però buon amministratore ; sebbene non abbia mai voluto farne conto, » perchè egli erasi troppo lordato nella rivoluzione, e perchè leggeva qual-» che volta lejsue lettere segrete, nelle quali egli giacobinitzava ancora. » Questo ammiraglio morì in questi ultimi anni, e ne ho letto 1' elogio funebre nei giornali francesi. L'infelice spedizione sardesca vi fu saluta a pie pari.
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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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