Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      [1794] PARTE SECONDA. — LIBRO SECONDO. 449
      derebbe malamente il tempo, e che alle passioni politiche vanno contrapposti fatti e non ragionamenti, deliberava saggiamente che la distribuzione delle lettere convocatone fosse commessa all' autorità giudiziaria di Sassari.
      Se non che, in sull' albeggiare del SS dello stesso mese spuntavano già dal promontorio di Pula le vele nimiche, e non era cosi tempo di consigliare come d'agire. Onde trasmesse dal viceré allo Slamento le patenti di nomina degli otto colonnelli che doveano comandare i quattromila fanti dallo stesso Stamento stipendiati, questo scioglievasi di per se stesso, e suben-travangli per le bisogne quotidiane i commissari, dei quali si è già riferita la destinazione.1 Erano undici vascelli di linea (alcuni di 64, altri di 74, ed uno, il Tonante, colla bandiera del contrammiraglio Truguet di 80 cannoni), sei fregate e tre corvette; e mareggiarono in tutto quel giorno in su quelle alture, spingendosi fino alla punta meridionale di Carbonara, ma in sembianza d'incogniti. Nel giorno seguente avanzaronei nel golfo tutte le navi, coperte dallo stendale repubblicano, ed al tramonto schieratesi in ordinanza abbassavano le àncore al di là della gittata delle artiglierie della piazza.
      Era già inoltrata la mattina del 24, allorché staccossi dalla flotta una grossa lancia, cbe accostavasi alle batterie con en-trovi trenta uomini armati, un uffiziale e un tamburino. Portava a poppa la bandiera tricolore, a prua la savoiarda, e mostrava essere destinata a recare messaggio. Parve quel collocamento delle bandiere uno sfregio fatto ai colori del re. I popolani pertanto, e le milizie straniere soprattutto, le quali dopo aver vegliato l'intiera notte ad evitare ogni sorpresa seguivano avidamente con gli occhi ogni movimento dei nemici, mormoravano e facevano il romor grande di quell'insulto, e gridavano agli artiglieri traessero sulla lancia e capovolgessero in mare quei superbi. Crescea il tumulto come avvicinavasi il palischermo; e non essendo sperabile di acquetarlo, tentarono gli artiglieri di allontanare il disastro, trombettando all' uffiziale messaggiere acciò retrocedesse, e traendogli ancora una cannonata a pol-
      4 Quesli commissari erano il marchese di Laconi, prima voce dello Stamento , i marchesi di Villarios, di Villaclara, di San Filippo e di Villamarina, ed i cavalieri Girolamo PiUolo e Giuseppe Olivar.
      Storia di Sardegna. 13
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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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