Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
172 STORIA di SARDEGNA. [4*793]conferito con persone intendenti di guerra, ed aver giudicalo inutile la fatta proposizione. Egli è pur vero che Vincenzo Sulis, presentatosi al Saint-Amour con quella sna abituale intrepidezza, mentre i Francesi erano ancora in sul discendere dalle lance, e proffertosi ad ardita fazione, trovollo già fin d'allora contrario ad ogni operazione contro al nimico. E fa da lui non solo contrariato ma ripreso ancora di temerità, allorché volle recarsi poco dappoi con Agostino Fadda cagliaritano, uomo anch'egli di gran cuore, per riconoscere la prima positura dei Francesi nel colle presso a Quarto (la qnal fazione per la codardia dell'uffiziale di ordinanza col qnale erasi mosso ebbe a tornar vana). Onde non è da meravigliare se nel consiglio di guerra, tenuto dal viceré sopra quel da fare dopo quel trinceramento, fece lo stesso Saint-Amour prevalere la sua opinione di non inquietare i trincerati. La pubblica malevolenza, della quale io non ho trovato alcuna prova, riferiva questo contegno del Saint-Amour all'aver egli nelle truppe sbarcate un suo fratello uffiziale; e si diceva anche di peggio.
Questo terrore dei miliziani sul quale il Saint-Amour fondava la sua opinione, se trovavasi nelle masse, non era però io molti dei loro condottieri, i qnali al pari del Sulis avrebbero voluto avventurarsi ad inquietare i trinceramenti. Fatti spicciolati avvenuti in quei giorni possono esser citati a prova dell'ardore che aveano i nostri di misurarsi da vicino coi nimici; alcuni dei quali essendosi avventurati in drappelli nell' aperta campagna, e veduti dai nostri, ebbero mala ventura trovandosi petto a petto con essi. Si distinsero in questi assalti, fra gli altri uffiziali delle milizie, Antonio Dessi luogotenente della cavalleria di Serramanna, ed Antonio Tatti di Villanova Forru, il quale mori in una di quelle avvisaglie. Sopra tutti erano ardenti in quella caccia dei Francesi usciti dalle trincero Agostino Fadda già citato, e il prete Massa di Ussana, curato Merino di quei tempi, il quale comandava drappelli, facea le ronde, scor-rea dappertutto infatigabile, ed esercitava ad un tempo il sno sagro ministero. Il Tatti moriva nelle sue braccia confortato da lui e dato ad esempio di fede agli assistenti. Il viceré parlava ancora nei suoi spacci di dodici miliziani che senza riceverne ordine aveano investito coi loro cavalli un drappello di cin-
Digitized by
| |
Vincenzo Sulis Saint-Amour Francesi Agostino Fadda Francesi Quarto Saint-Amour Saint-Amour Saint-Amour Sulis Antonio Dessi Serramanna Antonio Tatti Villanova Forru Francesi Agostino Fadda Massa Ussana Merino Tatti
|