Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      172 STORIA DI SARDEGNA. [4*793]naie, se chi governava la soldatesche sarde in Quarto avesse osato in quell'abbattimento dei Francesi di attaccare il campo trincerato. I larghi fossi aperti in quelle sabbie erano inondati, e l'acqua scorreva sopra le creste dei parapetti, e i soldati erano inzuppati ed attoniti: una dimostrazione vigorosa ne avrebbe fatto agevolmente tanti prigionieri di guerra. Ha era destino della Sardegna che nella sua difesa spiccassero soprattutto la costanza in chi ubbidiva, la prudenza in chi comandava.
      Nel 19, mentre che nelle navi di nissun' altra cosa aveasi cura se non di riparare i danni della burrasca acquetatasi prima del mattino, comparve nella rada un brick, il capitano del quale ebbe colloquio con l'ammiraglio. Poco dappoi Lnostri videro farsi apprestamenti per istendare i padiglioni ed arnesi del campo di Quarto, e rimbarcarne i soldati, e sopraggiungere colà altre navi per porgeraiuto alle due fregate disarborate. E ciò fatto, nei due giorni seguenti raoveansi tutte le navi, e scorrendo quel golfo e quella rada tanto ad esse fatali ascon-devansi dietro al promontorio di Pula. Rimasero avanti a Cagliari una sola nave di linea e due corvette, onde raccòrvi tutto ciò che si volle salvare del vascello il Leopardi; le quali nella sera del 26 scomparvero anch'esse, lasciando finalmente libero quel mare dopo due mesi dalla venuta in Sardegna e trentatrè giorni dall' arrivo loro in Cagliari.
      Il convegno di tutto il navilio era di nuovo in Palmas, dove rinnovavansi perciò nel campo sulcitano le sollecitudini di quella pericolosa viciuanza. Il Camurati, veggendoei ancorate a fronte undici navi da guerra, accresceva le sue genti e stava continuamente in sull'avviso. E bene gliene venne; perché nel 3 marzo distaccavansi da quelle navi sette grosse scialuppe piene d'armati cbe sbarcarono nell' istmo di Sani' Antioco e nella peschiera ivi posta. Vi accorse tosto il Camurati co' suoi dragoni e colle milizie; e la zuffa calorosa che si appiccò colle soldatesche sbarcate ebbe a durare infino all' ora dell' abbassarsi del sole: nella quale stanchi i Francesi dell' inutile tentativo, e travagliati incessantemente dal fuoco dei nazionali, appicciato il fuoco alle case della peschiera ed atterratene le muraglie, si riducevano ai loro palischermi e da questi alle navi.
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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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