Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
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STORIA m SARDEGNA[1793]
Cagioni di tal tratto, anche domestiche. —Malcontento in Cagliari. — La sola qulstione degl' impiegati forestieri non sarebbe bastata a precipitare i Cagliaritani a fatti tumultuosi. — Lode dei principali officiali di quel tempo. —La malevolenza rivolgeva»! specialmente al vicerèe al segretario di Stato. —Causa maggiore dell' inasprimento il contegno degli uffiziali inferiori.—Lettera incendiaria del Pitzolo da Torino.— Congiura in Cagliari. —Si muta due volte il giorno della sollevazione, e il viceré n'è sempre informato. — Vuol prevenire il movimento. — Arresto degli avvocati Cabras e Pintor. — Ro-more e sollevamento instantaneo nel sobborgo di Stampace — I sollevati incendiano la porta di Sant' Agostino, disarmano le guardie ed occupano le porte ed i bastioni del sobborgo della marina : disserrano agli Stampacesi la porta del loro quartiere.—Corrono tutti alla porta Cagliari. — I prigioni sono loro mostrati dall' alto dei bastioni del castello. — L'arcivescovo tenta indarno di rappaciarli. —S'incendia la porta Cagliari. — I cherichetti del seminario fanno fuggire dal bastione del Balice gli artiglieri posti ivi dal viceré. —Scalamento della cortina del bastione di San Rémy. — La porta incendiata dà varco ai più arditi. — Gli Svizzeri immobili. — Le truppe attraversate nelle tre principali strade del castello le sgomberano nell' affrontarsi coi sollevati.— Armistizio tentato e mal riuscito.—11 combattimento si riduce alla piazza del palazzo viceregio. — Il viceré sostiene le sue parti animosamente. — 1 sollevati vittoriosi invadono la reggia: i» furia della plebe Unisce in una gozzovigliata. — Il viceré si ritrae presso all' arcivescovo.È rispettato, e gli si restituiscono i suoi famigli arrestati nel primo momento della vittoria. — Dà egli stesso ordine agii uffiziali piemontesi di lasciarsi arrestare. —11 visconte di Flumini entra garante che si procederebbe col dovuto ritegno.—li magistrato della reale udienza prende le redini del governo. —11 marchese di Laconi é proclamato viceré dal popolo; accortezza del magistrato che ritiene per sé il comando. — Moderazione e mani nette nell' arresto dei Piemontesi. — Il Padre Carta Isola , egli solo, tratta duramente gli arrestati. — Sono accolti urbanamente in tutti gli altri chiostri. — La congiura era pei soli officiali, ma la plebe vuol dar bando a tutti gli stranieri. — Eccettuasi I' arcivescovo di Cagliari.— Arrivo del corriere di Torino. — Le lettere si leggono alla presenza del popolo.—Tratti onorevoli fra il magistrato ed il viceré. —Si trattengono alcuni officiali per ostaggi.,— Sagge ammonizioni date dal reggente Sautier alia reale udienza prima della sua partenza. — Si salda lo stipendio a tutti gli officiali. — Il viceré nobilmente lo ricusa. — Fa generoso dono all' ospedale ed alle orfane di molte sue masserizie. — È accompagnato rispettosamente fiqo al luogo del suo imbarco. — Ballo sardesco nello stesso luogo. — Pericolo corso di mettersi da alcuni popolani dell' ultima classe le mani sulle robe degli arrestati che conducevansi all' imbarco. — Tratto singolare di Francesco Leccis.
Come giungessero accette alla corte di Torinò le relazioni della guerra sarda, non è a dire. Per la prima volta il novello regno si era trovato a cimento di fedeltà verso il sovrano, di fermezza in faccia al nemico. La pruova era fatta, e i Sardi
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