Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      [4793] PARTE SEC0N£^.-l1rr0 TERZO. 203
      dal giorno della prima congrega egli avea veduto mal volentieri cbe lo Stamento fosse trascorso a consigliarlo per provvedimenti di guerra. Quindi diffidenza manifestata da lui, ricambiatagli dallo Stamento; il quale, fermo nel pensiero che in quei frangenti era a por mente più al vantaggio che alla legalità del suo concorso, aveva in tutte le opportunità mirato nelle sue rimostranze piuttosto ad incoraggiare il viceré che ad ingraziarselo.
      Ma questi erano affari od individuali o di pochi; e nella moltiplicità delle opinioni e dei partiti il numero di chi sdegna-vasi era forse inferiore a quello dei paghi e degli indifferenti. Affare più sostanziale si era quello dei favori aspettati dalla nazione intera ; ed a questo riferivansi fin allora le sole parole del biglietto del re, già sopra riportate, le quali in quella formola generale non altro poteano promettere che quello che sarebbesi dappoi voluto attenere. Il viceré istesso, o amasse cbe le prime parole da lui dette a nome del re dopo la vittoria sonassero più significanti, o gli paresse che nelle espressioni del regio biglietto o nei commenti ministeriali si racchiudesse, con la promessa di conceder favori, l'invito ancora a chiederli, lene-vasi a spiegazioni più larghe; e nello scrivere agli Stamenti nel 26 marzo annunziava loro, essere intenzione del re di render perenne la memoria del valore sardo in quella difesa, col dar luogo ai sudditi di fargli pervenire le preghiere che pel vantaggio generale della nazione si sarebbero stimate più convenienti. Studiassero gli Stamenti questa convenienza, e confidassero che sarebbero ricevute le domande, come da un padre e da un sovrano si accolgono quelle dei figliuoli e dei sudditi.1 Annunziava quindi il viceré alcuni dei provvedimenti infin d'allora dati dal re pel bene della nazione; ed erano la creazione di ventiquattro doli di scudi sessanta da distribuirsi a sorte in ciascun anno a povere zitelle in rimembranza della vittoria sarda; la fondazione di quattro piazze gratuite nel collegio dei nobili di Cagliari; e la concessione di due piazze nel collegio dei nobili di Torino, e di quattro in quello detto delle Provincie per giovani studenti sardi; con assegnamento di scudi mille annui a benefizio dell' ospedale di Cagliari.
      4 Anche queste sono parole testuali del biglietto viceregio del 26 mar. io 1793.
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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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