Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
172 STORIA DI SARDEGNA. [4*793]Promulgavasi ancora indi a poco una regia legge, che aboliva tutti i delitti commessi avanti alla chiamata fatta dal viceré per la difesa del regno. Alla quale, con infelice coincidenza, era congiunto un regio editto per mettere in corso duemila biglietti di credito verso le finanze da scudi venti ciascuno, con tutto il fondo rimanente dei biglietti inferiori ; quantunque nelle angustie alle quali il tesoro era ridotto per le spese guerresche, e nel discredito già introdottosi di quei simboli di moneta, fosse questo piuttosto un impaccio che un aiuto all'amministrazione. 1
Di questi provvedimenti non si tenne per allora ulterior discorso, perchè richiedevano alcuni apprestamenti prima di essere condotti ad effetto. L'ansietà universale rivolgeasi all'altra comunicazione fatta dal viceré, la quale aveva mutato interamente le cose, facendo cbe la nazione dalla condizione, di aspettante (tassasse a quella di chiedente. Per la qual cosa avvenne al viceré quello che naturalmente dovea avvenirgli; cioè che il conte Graneri, il quale, attraversato il rischio, erasi sfervorato nella sua ardenza di beneficare il regno, e vedeasi perciò mal suo grado stretto dal viceré in impegni maggiori di quelli che volea contrarre, rampoghollo di quella tenerezza, e tenne a male quella sua glossa.
Ma avvenne anche ad nn tempo al Balbiano quello di cbe non s'appensavsr; perchè lo Stamento militare, già radunatosi di nuovo dal 26 marzo,1 votava anche fin d'allora solenni ringraziamenti al re pei benigni suoi sensi a prò della nazione, mostrando però al tempo stesso il desiderio di serbare nei suoi registri, qual monumento prezioso di quella benignità, lo spaccio ministeriale al quale quello del viceré dovea riferirsi. Ciò faceva lo Stamento, o perchè fosse consapevole dell'arbitrio preso dal viceré, o perchè, com'era solito, diffidasse di lui. Onde il Balbiano trovossi in un punto medesimo nel cimento d'aver perduto la grazia del ministro per mostrarsi amorevole col par-
1 Regii editti, 13 e 26 aprile -1793.
1 Le lettere di convocaaione pei gentiluomini assenti si spedirono nel 4 aprile. Vi si dicea che l'apertnra delle discussioni più importanti si farebbe nel 29 dello stesso mese, e che queste mirerebbero a soddisfare all' invito viceregio di cui si è parlato. «
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