Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
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• STORIA DI SARDEGNA.
[1793]prima voce del suo Stamento, nomo senza lettere e senza sollecitudini, ma buono e popolesco. La maniera stessa negletta del vivere del Simon conciliavagli un po' di queir autorità dio-genica, che si dà alle volte al disprezzo delle costumanze sociali. Onde era veramente un doro negozio il dissentire da un uomo cosi fatto, il quale, misurando sempre l'avvenire con quello ch'era stato, faceasi argomento di qualunque opposizione per penetrare, dirò cosi, sempre più addentro nei recessi della sua politica archeologia. Oltreché, divenuto segretario dello Slamento, ed incaricato il più delle volte di comporre i memoriali che andavansi preparando per le faccende più gravi, aveane, con l'arbitrio di colorare a modo suo le opinioni vinte nello Stamento, quella che nei corpi numerosi chiamasi possanza segretariesca.
Non è dunque da sorprendere, se in quella disputazione minuta intorno al consiglio di guerra il cozzo sia riuscito così aspro, da condurre il viceré a chiedere gli si désse prontamente lo scambio. Alla qual dimanda non consentiva il ré, sia perchè se lo Stamento erasi mostrato irriverente nel querelarsi, il viceré era anche stato incauto nel porre da banda le fattegli proposizioni, sia principalmente perchè dovea evitarsi in quella delicata contesa che la licenza richiesta dal viceré paresse una licenza datagli. Il Graneri in questo negozio governossi prudentemente, annacquando con temperati consigli l'ardenza del Balbiano. Dicewagli, esser inevitabile che dove eravi assemblea a discutere negozi politici si trapassasse ad argomenti non conceduti : delle cose minori, anche illegali, dissimulasse per allora: esser difficili i tempi, esser altronde i tempi straordinari, e le tolleranze dopo una vittoria non poteano valere ad esempio, succedendo un avvenire più cheto: non togliesse il coraggio a chi era zelante, non lo accrescesse a chi avea pensieri ascosi : profittar del buono e acquistar tempo, tale dovea essere il p,nsiero regolatore della condotta del viceré. Oltre a ciò, prendea allora il ministro a fargli considerare, come l'ardenza, sempre inopportuna, era stata specialmente tale in qnel suo accesso di benignità, allorquando comunicava con lo Stamento le parole di gradiménto del re. La direzione pertanto, che chiedeva per la fatta dimanda dello spaccio ministeriale,
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