Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      232 STORIA DI SARDEGNA. [4793]Piemontesi. Il motto dell'accomiatarli sonava palesemente in ogni bocca, e non eravi più mezzo Tra il soggiogare il Governo o l'esserne soggiogato. La guerra cittadina era inevitabile.
      Il viceré, al prima romore del sollevamento, avea fatto armare tutte le truppe stanziate nel castello; e caricate a mitraglia le artiglierie, aveale fatte drizzare contro ai sobborghi. Perciò gli assalitori della porta, i quali aveano sopra il capo i /cannoni del bastione di San Remy, aveano a temere alle spalle le artiglierie di quello detto del Balice; ma rinfrancati dal pensare, che negli altri bastioni occupali dai popolani sarebbe avvicendato qualunque colpo tratto contro di essi, persistevano animosi ad accelerare l'incendio. Taeeva però il bastione del Balice, perché, dominato dal grandioso edifizio in cui ha stanza il seminario ecclesiastico, quei cherichetti traevano a furia sassate e quanto veniva loro in mano sul capo agli artiglieri ; i quali tempestati in quella guisa inaspettata, o temendo cbe anche dentro al castello si propagasse l'insurrezione che gii traboccava dappertutto, abbandonavano la batteria. La qual cosa dié buon agio ai sollevati d'impiegare la lunga ora necessaria ad aprire breccia in quella porta, fortemente sprangata e puntellata interiormente con quanti impedimenti eransi potuti affrettatamente accumulare.
      Intanto, mentre avvampava la porta, alcuni*più arditi fra gli assalitori rampicavansi su per alcune botteghe poste al piede della cortina di quel bastione ; e pervenuti cosi a scalarla, gittavansi nel bastione dello Sperone, chiamato anche di Sant'Andrea, e ne occupavano i cannoni. Un'altra prova di singolare ardimento davasi nella porta Cagliari da un giovane artigiano, il quale, tostochè il fuoco potè aprirgli tanto di spazio ch'ei vi passasse, lanciossi il primo entro al castello, e seguito tosto da molti compagni, e sgomberati i puntelli, spalancò quel resto di porta per introdurvi i sollevati, senza punto temere che gli venissero nel petto le baionette della guardia numerosa che custodiva quel luogo. Benché in tal fatto è da notare, più che l'ardimento di quel giovine, la bonarietà di quei soldati svizzeri, i quali avrebbero potuto in quelle difficoltà dell'ingresso picchiare malamente i primi assalitori, e


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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