Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
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[1794] PARTE SECONDA. — LIBRO TERZO. 235
comodato, e specialmente nel palazzo del viceré, acciò fosse da ogni parte custodito. A tal uopo eransi già cominciati tosto ad ordinare alcuni battaglioni di milizie, sopra i quali avea nome di generale delle armi il marchese di Neonelli, avea autorità di comandante Vincenzo Sulis. Cabras e Pintor presen-tavansi allora al viceré, e gli si mostravano sommessi e stranieri alle cagioni dell'avvenuta catastrofe: erano stati, diceano essi, incaricati di far rimostranze a nome del popolo, ma rimostranze rispettose ; non mai avrebbero posto mano ad una ribellione. Parlavano avvedutamente per se stessi, pel viceré più con riverenza che con riguardo.
Al tempo stesso ragunavasi Delle sue sale il magistrato della Reale Udienza, composto dei soli membri nazionali, acciò, cessata qual era di fatto l'azione del Governo, potesse egli sottentrare, come aveane ragione per le leggi del regno, all'esercizio della suprema autorità, e ricondurre qualche ordine legale in quello sbrigliamento della plebe. Questa avea già cominciato a sostenere i famigli del viceré e qualche altro nffiziale piemontese, e tale licenza di arresti polea degenerare in peggio. Si riconobbe adunque prudente partito il far intervenire in ciò quel resto di autorità che il viceré potea esercitare. Il visconte di Piumini gli si presentava, esponendogli quei pericoli del libero arresto : désse un ordine per iscritto, in cui s'imponesse a tutte le persone che voleano sequestrarsi in Inogo sicuro di lasciarsi condurre dove lo stesso visconte sarebbe per avviarle; egli entrava risponditore, che le cose procederebbero il più chetamente possibile. Il reggente Sautier scrìveva egli stesso queir ordine, e il viceré restituivasi con lui e col generale al suo palazzo, dove gli era tosto usato il rispettoso officio di rimandargli lutti i suoi famigli ; eccettuato quel maestro di casa Gamba, già altre volte da me nominato, dal quale, a malgrado degli ordini regii pur da me accennati in altro luogo, non erasi voluto il Balbiano mai distaccare.
Il Sautier avea cercato in quello stesso momento di poter penetrare nell' udienza del magistrato, per proporvi, come avea in animo, di provvedere avanti ad ogni altra cosa alla sicurezza della tesoreria e delle carceri ; ma erane stato impedito dalla foli* di gente armata che colà entro signoreggiava. Il predo-
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