Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
236 STORIA DI SARDEGNA. [4793]minio di questa era stato già tale, da snaturare fin d'allora queir autorità che il magistrato era stato obbligato ad esercitare; perchè il popolo avea voluto cbe sedesse col magistrato, a convalidarne qualunque deliberazione, il marchese di La-coni, altra volta da me nominato per uomo d'aura popolaresca. Anzi lo voleano acclamato per novello viceré; e alcuni popolani dopo la vittoria erano penetrati nel suo palagio, e condottolo alle sale del magistrato come in trionfo, e fattolo sedere sopra il trono del viceré, lo aveano presentato alla folla dal maggior balcone della reggia, nel quale uno dei caporioni del tumulto, uomo membruto e stentoreo (il notaio Ambrogio Sciacca), chiedeva alla moltitudine se il voleano a viceré, e la moltitudine rispondeva, viceré sia. Onde il magistrato, pel quale'in quel farneticare di plebe era virtù opportuna la prudenza e l'accortezza, acconsentiva che quel magnate del regno sedesse con lui a testimonio delle sue deliberazioni, ma in sedia inferiore a quella del giudice anziano.
In tutta quella notte dal 28 al 29 d'aprile la Beale Udienza tenne seduta permanente per disporre quanto abbisognava. Intanto erasi continuato nella giornata, e continuavasi nella notte, l'arresto dei Piemontesi, i quali, condotti dapprima confusamente in luoghi di sicurezza, distribuivansi dappoi in alcuni chiostri, lasciandoli colà in guardia di quei frati. Il reggente ebbe trattamento più officioso, essendogli stato conceduto di ritrarsi dal palazzo del viceré a quello dell' arcivescovo. Non cosi fu del segretario di Stato Valsecchi ; il quale, tradotto da chiostro a chiostro, fu rinchiuso alla fine nella torre dell'Aquila, perchè teneasi per uomo non da relegare per odiato ma da condannare per reo, contro al quale si volea non isfratto ma processo. La stessa diffidenza era pur mostrata al barone di Saint-Amour, al quale non volea condonarsi il contegno'suo nella guerra francese. Onde gli avvenne poscia, che, quantunque imbarcato nella nave stessa del viceré, fu obbligato a scender di nuovo a terra ed a restar prigione.
Può notarsi, come fatto da esser onorato in tanta licenza di plebe, che siansi rispettate le persone e le masserie di tutti coloro i quali furono tumultuariamente arrestati in quel giorno e nel seguente. Deputavansi persone probe ed aca-edi-
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La-coni Ambrogio Sciacca Beale Udienza Piemontesi Stato Valsecchi Aquila Saint-Amour
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