Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
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STORIA DI SARDEGNA.
LIBRO QUARTO.
SOMMARIO.
Biglietto del re ali* Reale Udienza sulla sollevazione cagliaritana.—Nomili» del viceré marchese Vivalda. — Anche negli altri luoghi dell' isola ti dà bando ai Piemontesi. —Tirannia plebea: sue cagioni: cagione principale il carattere riguardoso della sollevazione. — Arruolati di Cagliari. — Compagnia tremenda di cacciatori. —11 comandaste Hoc!» della fregata sarda l'Alaste in dissapore con la Reale Udienza. — Lo stesso del cavaliere Chevillard , comandante dell' armatetta leggiera della Maddalena. —Si tenta di far quest'isoletta centro a controrivoluzione , approdandovi il viceré ; ma la Reale Udienza fa sventare il tentativo. — La Reale Udienza mantiene anche il buon ordine e la calma nel regno. — Chiede al re amnistia , e concessione della cinque domande degli Stamenti. — Consiglia che si differisca la partenza del novello viceré. —Sansimoniani di Cagliari.— Pitzolo ritorna in Cagliari acclamato. — Sua discordia con Simon. — Si volge a pensieri più moderati.—Si trae indosso le ostiliU del partito di Angioi. — Compagnia di volontari nel castello di Cagliari. — Gli Stamenti rinnovando le cinque domande , implorano anche l'allontanamento del Granert dagli altèri di Sardegna. — Nuovo ministro Avogadro. — Usa parole più benigne di quelle del Graneri. — Propone senza terne al re quattro nazionali per le quattro cariche primarie, Cocco reggente, Pitzolo intendente, La Planargia generale delle armi, Santuccio governatore di Sassari. — Intrighi del Sisternes in Torino. — Opinioni politiche temperate del generale. — Vuol disfare le mene del Sisternes. — Si tenta da questo e dai suoi di suscitar turbolenze in Cagliari nella registrazione di quelle patenti. — Si radunano per deliberarne assemblee parrocchiali. — Le patenti sono lodate, e Cocco e Pitzolo prendono possesso della loro carica —Si concede il consiglio di Stato, e la dimanda dei privilegi, e si conferma l'amnistia. — Gran letizia in Cagliari, e si dimanda che venga il nuovo viceré. — U re aderisce pure alla convocazioni delle Corti, e dì il privilegio ai nazionali per gì' impieghi subalterni. —,1 Piemontesi ritornati in patria sono accolti dal Governo con fredda riserva.— Balbiano non è ammesso all'udienza del re, che dopo parecchi mesi. — Vivalda carteggia amorevolmente col Cocco. — La Reale Udienza rinnova la dimanda del privilegio compiuto degl' impieghi.— S'accresce la ruggine contro a Pitzolo.— Commovimento popolare in Oristano.— Arrivano in Cagliari il viceré e il generale. — Vivalda ordina la segreteria di Stato. — Valseccbi si fa partire dal regno.—Il viceré si abbandona nelle mani del Cocco.— II generale tenta di ordinar meglib la forza pubblica. — Dissapore crescente fra lui ed il Vivalda. — Nuove conventicole degli Stampa-cesi.— Risposta negativa del ministro sul privilegio degl' impieghili viceré mostra la sua fiacchezza nel darne comunicazione.—11 generale propone inutilmente la creazione di reggimenti provinciali.—
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