Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      [1794] PARTE SECONDA.-LIBRO QUARTO. 849
      l'arcipelago della Maddalena; e colà gittava pare le ancore la fregata sarda, la quale erasi partita da Cagliari pochi giorni dopo averne salpato il convoglio. Fu perciò grande rumore in Cagliari, e se dee credersi alla fama levatasi, ed a quanto se ne scrisse in quegli anpi,1 eravi in quelle isole e in Sassari e nella Gallura l'intento di far attestare intorno al viceré molti partigiani, che rifacendo la lotta all' opposto, rimettessero in seggio gli antichi ministri. E a ciò tendeva certamente la patente lasciata allora dal Balbiano al Chevillard, nella quale era detto che 1' allontanamento suo da Cagliari era violenza di faziosi. Ma la fermezza della Reale Udienza,la quale ordinò ^interrompesse ogni comunicazione di quelle isolette con I1 isola madre, inviando perciò colà suo delegato l'avvocato dei poveri Lostià, magistrato avveduto del pari che dotto, e la vigilanza degli Stamenti, sostenuta da un' ardenza popolare che minacciava triste successo a quel tentamento di rivinta, dissiparono ogni pericolo. E fu gran ventura il cansare cosi dopo la guerra fra i consudditi quella più terribile fra i connazionali.
      Dee esser lodato il magistrato per aver impedito quei maggiori mali, i quali avrebbero secondo le apparenze messo in più basso stato la condizione del Governo in faccia ai sollevati. Va anche lodato per avere, nel mezzo di quello schiamazzo insolente della plebe, conservalo il miglior ordine che poteasi; sia in Cagliari, dove per molto tempo non ebbevi tristezza di alcun delitto; sia in Sassari, dove il magistrato chiamato della Reale Governazione era stato incaricato del comando della città, e dove era stato inviato a presiedere in esso magistrato il giudice della Reale Udienza don Antonio Fois; sia negli altri luoghi del regno, nei quali le scelte fatte, a supplemento degli officiali stranieri banditi, erano per lo più cadute sopra persone di probità e di moderate opinioni. Solo in alcuni villaggi posti nella vicinanza della capitale era stato subbuglio, o contro ai ministri della giustizia, o contro ai sindaci del comune. Era imitazione compendiosa dell'insorgere dei Cagliaritani; ma avviene anche ai popoli che la grandezza dà forza, e la forza chiamasi
      1 Vedi Crisi politica della Sardegna, Italia, 1800. L'autore ne fu don Matteo Simon, fratello degli altri Simon dei quali si è parlato nel libro precedente, e celato in questa operetta con nome anagrammatico.


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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