Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
256 STORIA DI SARDEGNA. [4794]ministro del regno erasi confidato il Bogino nel glorioso suo ministero^ Diligente qual era e ponderato nelle discussioni, ordinato, chiaro ed anche nobile nelle scritture, le sue consulte e le sue informative erano esemplare di pieno e forbito lavoro. Pochi erano pure che potessero adeguarlo nello scal-trimento. Semplice nelle parole, dolce nei tratti, egli ascondeva sotto forme bonarie un' anima sagacissima, nella quale era virtù a discoprire dove egli dovea giungere in ogni suo fatto, arte a giungervi copertamente. Solo era in lui da riprendere, che questa sua sottigliezza d'intendimenti lo facesse talvolta parere opposto a se stesso nelle cose opposte fra di loro : perchè paventando le inimislà altrui, e veggendo sempre nell'avvenire due contingenze contrarie, nè sapea egli tenersi nel mezzo nè approvare francamente una delle parti nelle contese politiche suscitate in quei tempi. Era sembrato dal principio partigiano dei Piemontesi, egli che per mezzo secolo avea dovuto convivere e rendersi amico con tanti chiari maestrati di quel paese ; e per tale fu tenuto sospetto, e vuoisi ch'egli stesso ricercasse d'essere così riputato, onde avere da quel canto sicuranza d'opinione. Era poi divenuto 1' uomo il più importante del magistrato in quel governo provvisorio; ma anche allora parlava e non scriveva ;1 e i partiti opposti, che speravano sempre di averlo o di riaverlo con loro, lo veneravano ugualmente. A malgrado di ciò, non potea farsi fra i nazionali scelta migliore delta sua.
Era più ardua la scelta dell' intendente generale. Aspirava a tal carica Angioi, uomo ingegnoso ed operante, ma di troppo macchiatosi nella sollevazione. Il suo partito, a difetto di lui, avrebbe voluto innalzato a tal carica 1' altro giudice della Beale Udienza don Luigi Tiragallo ,'uomo dottissimo in legge, ma fisicoso nei suoi lavori e distemperato in sottigliezze. Era egli stretto affine del Cabras, e credeasi perciò consentisse con quella parte dei sollevati. Sebbene, a dir vero, rispettivo qual egli-era, e privo di coraggio civile,
1 la lutti gli spacci e rapporti officiali di quest'anno, prima ch'ei fosse nominato reggente la cancellerìa, non comparisce mai il sno nome, supplito tempre dalla firma de] suo sostituto Ghirisi, successore anche suo nella carica di avvocato fiscale patrimoniale.
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