Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
[1795] PARTE SECONDA.-LIBRO QUARTO. 293
quelle nomine, quali erano il generale e l'intendente, cominciò a parere ad alcuni partito necessario. Già alcuni mesi innanzi eransi indettati di scegliere per levar rumore contro di essi il giorno della festività di San Saturnino, che in Cagliari si celebra con pompa solenne ; e riuscisse pure il movimento a che potea riuscire. Il generale aveane però avuto voce; e fatto arrestare udo dei congiurati chiamato Pias, avea smorzato qnella foga. Il Pias poscia fu rimesso in libertà a dispetto del generale; e così, se una congiura era sventata, bisognava restare ancora in guardia per le avvenire. Contro al Pitzolo erasi pur provato un agguato nel viaggio fatto da lui in quella primavera per riconoscere gli archivi del tabellione; e la voce divoratasi in un tratto dell'uccisione sua nella villa di Bono, patria diAngioi, era per lo meno notizia tale che accennava nel tempo medesimo alla minaccia e al minacciante. Altra trama erasi studiata pel 4 di giugno, nel quale dovea festeggiarsi il Corpo del Signore. Credeano forse opera santa l'insanguinare la città, che sceglievano i di più venerati del calendario. Il generale ne fu avvisato, e i provvedimenti risoluti da lui posti in opera bastarono a sconfortare il partito, lìgli avea disposto l'artiglieria del castello in modo, a tenere in soggezione i sobborghi ; ed avea sopra a ciò contrapposto popolo a popolo, traendo a sé ed accalorando alla difesa dell' ordine pubblico i così detti gremì delle arti, e sono le compagnie nelle quali ab antico sono distribuiti con particolari discipline di mestiere e di religione tutti gli artefici minuti del paese. Questi eransi poi raccolti a chiamata dei capi d'arte, che appellano maggiorali, e rinnovando l'adesione loro a qualunque provvedimento del Governo, aveano offerto al generale con memoria soscritta da essi la loro opera a servigio del re, e chiesto fosse loro conceduto di tener assemblea per avvisare al modo di quel buon servizio.1 Ma il viceré non volle concedere quell'unione; e lo zelo di quella gente riesci infruttuoso. Anche 1' Angioi avea cercato d'inescare alcune di quelle compagnie, abusando perciò del suo officio di giudice speciale per le quistioni interiori che le riguardavano; ma prevalse la maggioranza dei più
1 Vedi n° 36, Pene originali.
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