Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      298 STORIA DI SARDEGNA. [4794]sone zelanff deli' ordine e della quiete eransi unite insieme a scongiurarlo, non lasciasse trascorrere ad effetto le nefande macchinazioni che oramai erano in sullo scoppiare. Il generale le avea ascoltate senza turbarsene ; ma restava perplesso fra 1' operar da sé o il richieder per quei provvedimenti di salvezza l'aiulo del viceré. Parvegli che il viceré o darebbe pubblicità ai presi consigli o gli romperebbe i disegni con la sua timidezza. Scelse adunque l'altro partito ; e stimando che al governatore della piazza dovea riuscir legittimo ogni mezzo adoperato per preservarla dal pericolo di un assalto, mandò pel cavaliere Agostino Meloni (capo era della centuria miliziana del borgo di Villanova e uomo di sicura fede), e commisegli radunasse nella notte dugento miliziani dei più fidi, e salisse con essi al castello del quale egli farebbe aprire le porte. Fa pure da lui chiamato il colonnello svizzero Schmid, ed ordinatogli di tenere armati e veglianti nel quartiere in essa notte cento dei suoi soldati.
      Le coso procedettero in quella notte chetamente. Ma il sindaco di Villanova, quello stesso cui era andata fallita nei giorni innanzi P aringa dei beccai al viceré, avvedutosi di quella mossa di gente armata, aveane dato avviso ai capi stampa-cesi ; i quali scompigliatisi scorrevano tosto la terra chiamando all' armi i noli compagni, e gridando essersi introdotti nel castello numerosi armati a cogliervi il Musso e P Angioi, ed esser imminente P assalimento del sobborgo, perchè finisse compressa nello stesso luogo la sollevazione che vi avea preso incominciamento. Lo scompiglio riuscì poi a disinganno, allorché videsi trascorsa la notte senza alcuna dimostrazione di ostilità, e seppesi nel mattino che Musso e Angioi non erano stati punto molestati.
      Ma P occasione era buona per far rumore contro al generale. Era finezza dei congiurati di muoversi tanto quanto era necessario a fare ch'egli si ponesse in guardia, e fare poi di questa? guardia argomento di accusa, quasi ch'egli non per salvamento, ma per offensione si apprestasse a combattere. Si presentarono adunque di buon' ora al viceré i sindaci dei tre sobborghi, lamentandosi delle cresciute inquietudini popolari pei provvedimenti militari del marchese della Planargia. A che
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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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