Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      [i795j PARTE SECONDA.— LIBRO QUARTO. 299
      le artiglierie appuntate verso i sobborghi? A che le ronde raddoppiate? A che quella clandestina venuta di ausiliari? Il popolo era cheto, diceano; e se qualche cosa potea muoverlo, era solamente lo zelo ed il pericolo dell' amnistia conceduta dal re ai sollevati dell'anno passato, contro ai quali il generale volea rinfrescar la guerra.— Il viceré avrebbe potuto disingannarli; egli il quale sapea che il generale non avea né commissione, né arbitrio, né desiderio di quella condannevole reazione. Egli avrebbe pur potuto togliere agli armamenti del generale una parte dell' odiosità che aveano con seco, dandoli per apprestali con suo consentimento, ei che conosceva esser le intenzioni proprie temile dai congiurati per innocue. E se il generale avea trascorso in quegli apprestamenti non partecipati a lui, riprenderlo poi occultamente e rimetterlo al suo luogo subordinato, conservando intanto il credito al Governo. Ma egli si condusse come fanciullo accusato di colpa, e lagrimando rispose ai congiurati non aver dato alcuna disposizione per quegli armamenti fatti ad insaputa sua ; e s'acchetassero pure ch'ei disfarebbe tosto ogni cosa; intanto si presentassero eglino stessi al generale a chiedergli chiarimento di ciò che pensava.
      Il generale accoglievali amorevolmente, ed ascoltate le querele, e l'assicuranza da essi data che il popolo rimarrebbe tranquillo, sinceravali sulla parola dell' onor suo, e facendone sagramento sulla gran croce dell'ordine mauriziano di cui era fregiato, che non si era giammai pensato di trarre colle artiglierie sul borgo di Stampace, o di ricercare l'arresto dei sollevati del 1794: era un mancare di riverenza al re il supporre che un perdono così solennemente conceduto potesse esser disdetto ; era un ingiuriare il generale delle armi il tenerlo capace di tal disobbedienza. Egli avea solo provveduto militarmente alla difesa della pubblica quiete, perchè questa era minacciata, e i sindaci non poteano ignorarlo. Cessasse l'agitazione, cesserebbero le cautele. Il Governo armato non potea nuocere ad alcuno, la plebe scompigliata era sempre una tremenda minaccia. I sindaci non seppero che arrendersi a così sagge parole ; e il Podda, sindaco di Villanova, uomo ardente ma spettabile per ingegno e per senno, ebbe a dire ai suoi colleghi, che veramente il generale avea egli la ragione dal suo canto.


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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Governo Stampace Governo Podda Villanova