Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
[179s] PARTE SECONDA. — LIBRO QUARTO. 301
rispondeva at viceré : non appartenere al generale facoltà veruna di procedere ad arresto di persone tenute per sospette di turbamento della pubblica quiete, senza averne in prima la permissione del viceré ; spiegasse adunque quali fossero queste persone sospette, quali le ragioni del sospetto e quali le prove; il viceré provvederebbe. S'invitasse intanto 11 generale ad usare i mezzi eh' erano nelle sue mani per dare impedimento a qualunque tumulto, e per raffermare la tranquillità troppo minacciata della capitale. Era un deridere il generale l'invitarlo ad esser forte. Era anche una derisione pel viceré il nome di Angioi soscritto alla consulta. Pure il viceré non sapea discostarsene;, e trasmettendo al generale la risposta dettatagli dal magistrato, appellavasi in questa alla giustizia del re, il quale giudicherebbe chi dei due teneasi nei termini del proprio dovere. Egli però avea già chiesto il suo scambio, diceva. Pregava il generale, in questo scorcio di tempo, non désse alimento a guerra civile; compassionasse la sorte dei cittadini, che pur erano suoi connazionali ; si adoperasse per ritornare la quiete bandita da si gran tempo. I cittadini erano fedeli, e solamente spaventali; nissuno osava Opporsi ai voleri del re, e nissuno agiterebbesi se i provvedimenti fossero prudenti e riguardosi, specialmente con una forza pubblica cosi meschina qual era quella di cui poteasi disporre.
Questa Memoria parea giudiziosa e commovente; manca-vaie l'esser vera. Era pur noto al viceré che l'agitazione non procedeva da timore, ma da odio: tant'é, che la sollevazione ebbe a scoppiare dopoché per gli ordini di disarmamento dati dal viceré le cagioni del timore erano cessate. La Memoria però non giunse neppure in tempo a mani del generale ; perchè gli avvenimenti intanto eransi precipitati. Era nel giorno 5 un continuo aliare fra il castello e il borgo di Stampace di tutti i satelliti della congiura, e fra gli altri del maggiore e usciere Delorenzo,' aiutante primario dell'Angioi. Erano or nuvolosi e cupi ad inspirar terrore, or intenti a riscaldare coloro in cui s'abbattevano con veementi parole: il generale, dicevano, usurpava già l'autorità viceregia ; un consiglio di guerra, una
' Vedi sopra, pag. 247.
Storia di Sardegna. 2G
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