Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

Pagina (306/468)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      304 STORIA DI SARDEGNA. [4794]per chiarirsi della condizione delle trattative. Fremevano, ma restarono immobili fino a che fuvvi speranza di veder ordinata di un tratto la sospensione. Udito che ricercavansi nuove consulte e nuovo perditempo, gittavansi incontanente come per proprio impeto entro all'attiguo palagio della città, dove era congregato lo Stamento reale. L'impeto movea propriamente dalle stanze dell' Angioi, il quale in tutto quel pericoloso dorare delle conferenze era sempre trascorso da un lato all' altro della sua casa a spiare ogni movimento. I membri dello Stamento reale non sapeano che farsi al vedere quella turba minaccevole, la quale dicea palesemente voler fare il colpo pel quale era stata assembrata, e disvelava cosi il motivo arcano della sua chiamata. Il momento era decisivo. Un colpo di pistola rimbombava allora nell' atrio dell' arcivescovado in prospetto alla casa Angioi. Era segnale già convenuto, perchè ne sbucasse il resto degli scherani rinchiusivi. E questi lancia-vansi armati e furibondi; e fatta massa coi compagni, sorprendevano dapprima la guardia del viceré, e poscia quella della porta Cagliari che disarmavano senza incontrar resistenza. Correvano alcuni di essi al quartiere svizzero; e quei soldati, già umiliati una volta nel 28 aprile, deponevano spontanei le loro armi : altri impadronivansi delle batterie, scavalcavano i cannoni e ne gittavano fuor delle mura le casse. L'ordine del viceré di lasciare sguernite le batterie era venuto in buon punto.
      Una buona parto di essi erasi affollata in faccia alla casa del Pitzolo. Questi, udite le strida che mettevano gli affollati di volerlo nelle mani, ritraevasi per porta segreta nella casa attigua del marchese di Neonelli suo cognato. Ma i suoi domestici e famigli vollero cimentarsi ad un' imprudente difesa, credendo di potere sgominare quella turba disordinata con mostrarle due piccoli cannoni da essi collocati nella porta della casa, e con trarre dalle finestre alcune fucilate contro alla folla. Ma con ciò altro non fecero che aggiungere irritamento alla gente già inferocita. Le fucilate furono ricambiate assai più spesse dai sollevati ; e addensandosi sempre più furiata la moltitudine, levavasi già da essa la voce di metter fuoco nella casa se l'intendente non arrendevasi. Alternavansi anche con
      ?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

Pagina (306/468)






Stamento Angioi Stamento Angioi Cagliari Pitzolo Neonelli