Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
[4795]PARTE SECONDA. — LIBRO QUINTO. 317
on Ignazio Pili, sergente come lui dei cacciatori, ed unMalloru sicario senza titolo lo uccidessero. Il Delorenzo, uscito fuori dell'isola a procacciar sua ventura, morì cieco. Il Dais, venuto in sospetto ai Sulis, dopoché il suo protettore Àngioi ebbe a diventar nimico nel 1796 ai congiurati degli anni innanzi, fu invitato a merendare con esso loro nella grotta detta dei Colombi nella spiaggia di Cagliari, e da essi gittato colà in mare.1
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4 La morte del Dais, precipitato in mare, fu da me riferita nella prima edizione sulla testimonianza data verbalmente ad un mio corrispondente di pienissimo credito da un mastro Francesco Rondano, cagnotto del Sulis e suo compagno di prigionia; il quale, in vecchia età e dopo sì luogo corso d'anni, non ebbe difficoltà di confessare eh' egli stesso avea aiutato i fratelli del Sulis a gittare in mare quel barbiere assassino. Pure, un medico rispettabile che visitò lo stesso Dais infermo , e che ricordò tutti i particolari della sua morte cagionata da apoplessia , mi fece conoscere che le prime notizie a rae date, erano fallaci. Che cosa aggiungere in questo cozzo di concludenti totimonianze, se non che nel leggere le storie conviepe del pari stare aletta contro all'incapacità di chi le scrive, ed alla infedeltà di cki le P'epara?
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