Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      320 STORIA DI SARDEGNA. [1195]glio o per opera dei quali ebbero i fatti a condursi. La Sardegna parea straniera ad essi ; e a parte pochi membri degli Statuenti, mossi d'altro luogo per venire a sedere in quelle congreghe, non si ebbe altro argomento a mostrare come la nazione ne fosse partecipe. A ciò diè motivo principalmente quell' abito di obbedienza per cui i luoghi che sono centro all'autorità divengono autorevoli anch'essi; o perchè colà tro-vansi ragunati gli uomini più notabili che in tempi di politica ansietà tengonsi per guida più sicura dalla moltitudine; o perchè vi soprabbondano gli uomini viziati e turbolenti, in faccia ai quali nei politici scompigli ritraggonsi i buoni e tacciono gì' indifferenti. Era anche causa a questo la riverenza in cui si tenea l'autorità viceregia, la quale parteggiando sempre per chi dominava negli Stamenti e nel popolo, avea montalo la causa loro facendone la causa del Governo.
      Ma se la Sardegna sembrava acconciarsi tacitamente a quanto operavasi in Cagliari, non era men vivo in ogni provincia il dissidio delle opinioni sopra i negozi dello Stato ; e nelle città soprattutto e nei grossi borghi era ben segnata e notoria la divisione dei popolani più notevoli a parte regia e patriottica. Le parti tuttavia non prorompevano, tanto che le dissensioni si risolvettero in discussioni, in petizioni o querimonie ; perchè il dibattere tutte le quistioni di governo era oramai per gli Stamenti ragione di tollerata consuetudine ; e il lamentare anche insistendo parea espediente consentito e proficuo, dacché con espedienti simili erasi giuntò a convertire in concessioni pressoché tutte le passate negative. Allorché però dai dibattimenti si trascorse ad opere, e ad opere trascendenti in termini ordinari ; allorché il nome del viceré non potè più esser prodotto, perchè egli potea autorizzar opinioni ma non crimini, i regii innalzarono il grido del pericolo, e la contesa loro occupò subitamente campo assai più vasto. Dei patrioti alcuni presero a combattere per sostenere quella condizione di cose, e perchè a mali già consumati non si opponessero rimedi di essi assai peggiori. Gli altri, argomentando da una ad altra licenza, accrebbero con liti novelle la discordia cittadina. Si vedrà perciò nel séguito di questo libro agitata l'isola intiera come era stata la capitale, e vedrassi minaccia e opera di scisma fra le dueDigitized by


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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