Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      352 STORTA DI SARDEGNA. [i795,
      Il governatore avea già avuto dal giorno 27 la notizia dell' avanzarsi vche faceano quelle bande ; e gli era riuscito di poter sottrarre dalle loro mani la polvere da fuoco che serba-vasi fuori delle mura, aiutato in ciò dallo zelo e dalle opere di alcuni gentiluomini del paese. Traeva quindi da antico deposito alcuni piccioli cannoni di ferro non più usati ; ed acconciatili come meglio potea sopra carretti rusticani, e caricatili a scaglia, collocavali nei luoghi più accomodati ad offendere gli assalitori. Chiudeva pure le porte della città, e disponeva sopra le mura i pochi soldati di presidio, e i molti cittadini accorsi alla difesa della terra.
      Il vedersi di fronte gli assalitori e i difensori e il trarsi a vicenda co'moschetti, fu una cosa sola. Durò il fuoco per parecchie ore, e più micidiale nella campagna che entro alle mura.1 E se chi comandava avesse avuto maggior costanza d'animo, una resistenza un po'prolungata sarebbe certamente bastata a far isban-dare la maggior parte di quegli assedianti, gente raccogliticcia e non assoldata, buona ad assaltare ma non a campeggiare.E ciò anche quando la parte del popolo cbe non era corsa alle mora avesse continuato a mostrarsi indifferente. Giacché eravi fra essi chi scherzavano come d'assalto giocoso, e chi non d'altro brigavasi che dei fatti suoi ; anzi i lavoratori, soliti recarsi giornalmente alla campagna, gridavano in mezzo al fuoco si désse loro l'uscita : o che non facessero conto di queir invasione, oppur sapessero che il danno di un esito anche sinistro non discenderebbe fino ad essi. Ma, dopo quei primi scambi di fucilate, il sospetto di tristo fine e di occupazione sanguinosa della città era entrato nell' animo del Santuccio. Il Fois, o timido anch' egli od inclinante alla parte cagliaritana, pro-ponevagli la sommessione. Tennesi pertanto consiglio : e come succede alle volte negli affari subitani, ciascuno dei congregati avendo parlato a modo suo, e senza cbe si stringessero in di solo proposito le discussioni, il governatore fini per operare come aveasi prefisso da prima, e si era di venire a parlamento cogli assalitori. Sceglieasi a quell' officio di parlamentatore lo
      1 Io Saturi reato uccìso un fanciullo, e ferito mortalmente un brigadiere dei dragoni, leggermente un soldato del reggimento di Sardegna. Degli assalita" si contarono dodici fra morti e feriti.


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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Santuccio Fois Saturi Sardegna