Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      [4795] PARTE SECONDA. — LIBRO QUINTO. 363
      gistrato. Ma dove gli abusi rasentavano la feudalità, raostravasi tosto partigiano. E a che vale, diceva, il correggere questi rami Itissurianti ? Diradicare bisogna la triste pianta che tutta adug-gia la terra sarda ; ma non aspettatevi che il suolo si fenda da sè e la scrolli e rigetti : ricercate voi stessi nelle sue viscere le vecchie barbe e ponetevi la scure : eccomi consigliere, moderatore ed approvatore della grand'opra; consigliere amoroso, e moderatore per adesso prudente. Sappiate ciò, perchè se avrete ad obbedire a mie chiamate, né vi lagniate di obbedire ciecamente, né presumiate di passarmi innanzi.
      Così parlava quando potea parlare fidatamente. Con gli altri, presa aria di compassionante, o troncava le frasi quando accennavano già ad ugual consiglio, o promettea, fede d'alter-ri os, che ritornerebbe a misura conceduta ogni atto arbitrario ; e se piò non poteva, non incolpassero lui. Era suo intento, tanto con le parole libere che con le coperte, di far crescere a maggior vampa la guerra feudale accesa nella campagna di Sassari ; o perchè egli sentisse più il bisogno di beneficare la patria, che lo scrupolo di usare per ciò espedienti illeciti e rischiosi ; o perchè sperasse che l'amore della libertà gli ristorerebbe nelle province la possanza che per 1' amore della quiete gli era stala menomata nella capitale.
      Le parole di personaggio così amorevole, investito di podestà quasi viceregale, s'apprendevano ratte nel cuore dei popolani : poiché è proprio dell' autorità il farsi continuare, anche uscendo dei suoi termini, il rispetto del popolo; nel quale sono sempre gli uomini buoni a giovarsi dell' abuso, ed abbondano ancora gl'incapaci a giudicarne, gente che ha l'occhio non alla via ma alla guida. Come adunque s'avanzava egli nel suo viaggio, gli si moltiplicava la schiera dei plaudenti e dei seguaci. Con grande festa era accolto in Sindia. Con maggiore dovea essere ricevuto in Semestene, dove l'amico suo e parroco della villa Murroni, partigiano caloroso quanto altro mai della libertà feudale, gli avea preparato splendente accoglimento. Avviandosi colà, era stato raggiunto da molti notabili di Bosa, di Padria, di Montemaggiore, di Mores, di Osilo ed altri luoghi, ed ogni brigata, giungendo al suo cospetto, innalzava la gridata. E fu certamente spettacolo pomposo, allorché nell* arrivar egli alDigitized by


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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