Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
[4795] PARTE SECONDA. — LIBRO QUINTO. 365
nello stesso tempo avea operato in Torino l'arcivescovo oratore del regno per ritornarvi la calma. Molte opinioni, ragguagliate a gradi diversi di arrendevolezza, erano state agitate nel consiglio del re. Il ministro Galli pendeva sempre a rigoroso, ed a proporre che il re facesse atto di benignità concedendo le di-• mande, e dimostrazione di autorità introducendo nelle concessioni qualche eccettuazione. L'arcivescovo, attenendosi fedelmente alle instruzioni del suo mandato, erasi studiato con ogni mezzo di condurre le discussioni al punto, in cui le regie risposte potessero riuscire conformate alle petizioni degli Stamenti. Era oramai riconosciuto, che a fatti e tempi straordinari non bastavano le regole della comune ragione di Stato. Non era forse più ragionevole, dicea egli, rilasciare l'autorità componendo ogni cosa, che laseiando appicco a novelli turbamenti ? La necessità più urgente era quella di acquetare la nazione : se vi è giustizia nella forza, vi è giustizi? e prudenza nella condiscendenza: l'autorità è perenne, l'autorità è elastica, ed avrà perciò tempo e virtù a rimettersi, qualora la benignità apporti nocumento alla cosa pubblica :» i popoli fabbricano a larghi intervalli, e intiepidati una volta od ascoltano meglio o tacciono : il 1796 faccia epoca trionfale per gli Stamenti, faccia epoca fausta per la pace sarda ; nen mancheranno al Governo altre date, come gli anni volgerannosi ad altro destino. Così 1* arcivescovo.
Dei consiglieri del re nessuno inclinava a maggior generosità che il re istesso. Stanco delle discussioni e delle dubbietà insorte, egli facea negozio proprio delle deliberazioni da prendersi; e nel 30 marzo, chiamato a sè il Melano, tenea con esso lui un discorso, del quale si serbò inalterato il testo, perchè il re, avendolo preparato in iscritto, permise al Melano che, ritrattosi alla sala attigua a quella dell' udienza, ne prendesse copia. Diceagli, aver fatto maturo esame di quelle domande degli Stamenti : non essergli bastato il parere del congresso a tal uopo radunato, non le opinioni particolari da lui anche richieste; aver voluto egli stesso nel mezzo delle altre gravi cure che il circondavano farne studio accurato : fra pochi giorni sperava di consolare l'oratore del regno, e i cari suoi sudditi. Intanto, in quel giorno, il quale era sagro al Beato Amedeo,
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