Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
36ft. , storia di sardegna. [1796]'
che se il parlamento si fermasse di nuovo nell' antico suo proposito, o conseguirebbe il suo scopo, od almeno non avrebbe rimprovero a farsi, in qualunque guisa fossero per rivolgersi gli eventi.
La deliberazione degli Stamenti riuscì conforme a tali consigli; sebbene i capi della parte moderata inclinassero a preferire a queir insistenza la rispettosa risposta da farsi al re, di abbandonarsi interamente, per le cose non conformi alle domande, a quanto sarebbe per deliberare lo stesso sovrano. Si commise allora allo stesso Simon la risposta degli Stamenti ; nella quale, rassegnato dapprima l'omaggio della gratitudine da cui erano stati compresi per quella segnalata dimostrazione di bontà sovrana, faceansi per l'ultima volta a ripeterà ciò che in tante altre rimostranze aveano affermato : non essere bastante rimedio ai mali della patria le concessioni allora promesse, se non giungeasi a compiere l'atto generoso, con l'accoglimento indistinto di tutte le domande raccomandate dagli Stamenti allo zelo del loro oratore. Aspettavano pertanto con ansietà proporzionata al pericolo, che l'ottimo ed amoroso re esaudisse pienamente i comuni voti. Aggiungevano ancora (e in ciò mostra-vansi più cauti che arditi), che in quegli emergenti l'introduzione nel regno di soldatesche straniere sarebbe segnale a novelle calamità. Forza nazionale volea essere e fissamente ordinata. Come non isperarne gran frutto, se le milizie cagliaritane, quantunque ordinate all'imprevista, di tanto aveano giovato alla pubblica sicurezza ? Domandavano più dello sperato, affermavano più del creduto.
Ma l'insistere riusci fortunato sopra 1* aspettazione. Temendosi in Torino, non si perdesse tutto il frutto per ristretta cagione, ed essendosi aggiunta all' opinione dei ministri consultati dapprima quella del già reggente la cancelleria in Sardegna Giaime, e di alcuni altri che come lui faceano stima dell'Angioi, e propendeano perciò a sostenere la parte esaltata del parlamento, piegavasi il Consiglio del re ad una concessione plenaria. Scrivevasi questa nella maniera la più solenne in un regio diploma,1 in cui il re, impegnando nella parola sua i suoi
' Regio diploma, 8 giugno 1796.
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